“Fuoco al fuoco” di Candice Fox: il giallo perfetto per questa estate
Se state cercando un romanzo giallo avvincente e dalle tinte forti, “Fuoco al fuoco” di Candice Fox (Marcos y Marcos) fa senza dubbio al caso vostro
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Marcos y Marcos
“Tutto questo fuoco” di Ángeles Caso: molto emozionante
“Tutto questo fuoco” è un romanzo potente e fragile allo stesso tempo, che mi ha commossa e rapita: le sorelle Brontë sono indimenticabili
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“La sorella di Mozart” di Rita Charbonnier: strepitoso!
Intenso, emozionante, sorprendente e commovente, “La sorella di Mozart” di Rita Charbonnier è un libro assolutamente da leggere
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“Solo una canzone” di Roberto Livi: una riflessione profonda e brillante
“Solo una canzone” di Roberto Livi (marcos y marcos) è stata una piacevole scoperta. Brillante, amaro, toccante: una lettura davvero originale
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“La Gang del pensiero” di Tibor Fischer: assurdo ed esilarante
“La Gang del pensiero” di Tibor Fischer (Marcos y Marcos) è probabilmente il libro più “fuori di testa” che io abbia mai letto. Sì, fuori di testa, non saprei in che altro modo descriverlo
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“L’inguaribile” di Tommaso Soldini: fuori dall’ordinario
“L’inguaribile” di Tommaso Soldini (Marcos y Marcos) è un romanzo molto originale, con interventi di stile che lo rendono unico
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“Senza campo” di Garry Disher: un poliziesco ben scritto
“Senza campo” di Garry Disher (Marcos y Marcos) è stata una lettura davvero molto piacevole. Un autore sicuramente da attenzionare
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“Penelope Poirot fa la cosa giusta” di Becky Sharp: una protagonista davvero unica!
È stata davvero una piacevole lettura “Penelope Poirot fa la cosa giusta”, un giallo che conserva l’impianto narrativo classico arrichito però da una protagonista irriverente e dialoghi serratissimi
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“L’inferno è vuoto” di Giuliano Pesce: un mix di pulp e filosofia
De “L’inferno è vuoto” mi avevano colpito la trama e la copertina. Ma è con il suo stile che Giuliano Pesce mi ha agganciata alle pagine
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“La banda del formaggio” di Paolo Nori: per me Ermanno non è “strano”, ma “coraggioso”
Ho letto che in molti hanno trovato Ermanno “strano”. Io invece lo definirei “coraggioso”. Sì perché ci vuole un gran coraggio per aprirsi in questo modo, per raccontarsi, per esporsi al giudizio degli altri
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