“A Complete Unknown”: un Bob Dylan fra alti e bassi

A Complete Unknown è un viaggio affascinante nella vita di Bob Dylan, una delle figure più enigmatiche e rivoluzionarie della storia della musica.

Questo film cattura non solo la grandezza musicale di Dylan, ma anche il suo spirito anticonformista e il rifiuto categorico di essere incasellato in etichette come quella di “cantante folk”.

Dylan, infatti, è molto più di un artista folk: è un poeta (nel 2016 ha vinto il Nobel per la Letteratura), un visionario, un uomo che ha sfidato le convenzioni per seguire il proprio percorso artistico unico.

A Complete Unknown esplora con profondità le relazioni personali e artistiche di Dylan, offrendo un ritratto intimo e sfaccettato. Joan Baez e Sylvie Russo, due figure centrali nella sua vita, emergono come muse fondamentali ma diverse.

Baez, con la sua voce potente e la sua connessione profonda alla tradizione folk, rappresentava un’alleata e un’ispirazione musicale. Sylvie, invece, era la giovane donna con cui convive agli albori della sua carriera, alla quale resta legato e che lo riportava coi piedi per terra. Il loro ruolo nella formazione della sensibilità artistica e personale di Dylan è raccontato con grande attenzione anche ai momenti difficili, quelli che, come dice il regista, non si raccontano nelle biografie.

Le biografie si focalizzano sui momenti di successo, in A Complete Unknown si racconta un Bob Dylan fra alti e bassi, a tratti incapace di gestire un successo che lo travolge nell’intimo. Lui si rifiuta di essere quello che gli altri vogliono che sia.

Un altro punto forte del film è il modo in cui vengono evidenziate le influenze di due giganti della musica: Pete Seeger e Woody Guthrie. Seeger, con il suo impegno politico e sociale, rappresentava una guida morale per Dylan, mentre Guthrie incarnava l’anima stessa della musica folk americana, con le sue canzoni radicate nella lotta e nella speranza.

L’omaggio di Dylan a Guthrie, che ha influenzato profondamente il suo stile nei primi anni, è un momento toccante che sottolinea quanto Dylan si fosse ispirato a lui all’inizio della carriera artistica, ma come poi si sia caratterizzato e abbia trovato una dimensione propria da innovatore.

Con A Complete Unknown, emerge un ritratto completo di un artista che ha sempre evitato le definizioni, sfidando chiunque tentasse di rinchiuderlo in una categoria. Dylan non è solo un cantante, ma un uomo in costante evoluzione, sempre alla ricerca di una nuova voce, di un nuovo suono, di un nuovo modo di raccontare attraverso la musica.

E lo fa anche a costo di generare le proteste del pubblico al Newport Folk Festival del 1965, festival in cui suona dei pezzi che sono lontani anni luce dal Folk tradizionale. Pochi giorni dopo viene pubblicato uno degli album più rappresentativi della vena artistica di Bob Dylan, Highway 61 Revisited.

Questa opera è un omaggio sincero a un genio della musica, capace di ispirare generazioni con la sua arte e il suo modo di vivere, libero da compromessi. Un film imperdibile per chi vuole scoprire o riscoprire l’anima inquieta di Bob Dylan.