“L’agenzia dei delitti di Miss Beeton” di Josie Lloyd: molto carino

L’agenzia dei delitti di Miss Beeton” di Josie Lloyd (Newton Compton) è un cozy crime a cui non manca davvero nulla.

TRAMA – Alice Beeton non avrebbe mai pensato di ritrovarsi single e senza figli a cinquant’anni. Come la sua lontana antenata Mrs Beeton (sì, proprio quella di Il libro di Mrs BeetonSaggi consigli domestici per la perfetta gentildonna) sperava di avere una bella casa e una famiglia tutta sua da deliziare con i propri manicaretti. In realtà, vive in un immacolato ma piccolo seminterrato a Notting Hill con Agatha, la sua amata cagnolina, un incrocio tra un corgi e un jack russell. Alice è titolare della Good Household Management Agency, che fornisce personale altamente qualificato e discreto per i più facoltosi abitanti di Londra. Quando Camille Messent chiama per chiedere urgentemente una nuova governante, Miss Beeton invia la nuova assunta Enya: è piuttosto sfacciata, ma ha referenze impeccabili e parla fluentemente francese. Però, nelle prime ore del giorno di Capodanno, Alice viene bruscamente svegliata dalla notizia che Enya è stata trovata morta. Mentre l’intrigante, seppur un po’ trasandato, detective Rigby lotta per organizzare un’indagine adeguata e la ricca famiglia serra i ranghi, Alice si assume la responsabilità di risolvere il crimine… costi quel che costi.

“Spesso la vita era così complicata che non sempre veniva semplice
individuare quale fosse la giusta via da percorrere”.

Per prima cosa, proviamo a inquadrare il genere “cozy crime” per chi magari non sa cosa si intende con questa accezione. Si tratta di un sottogenere dei romanzi gialli o della narrativa poliziesca, nel quale la trama tipica di romanzi di questo tipo assume una sfumatura più leggera, spesso con una buona dose di humor.

Difficilmente ci sono scene violente; il protagonista – o più spesso, la protagonista – non è un detective per professione ma si trova in mezzo a un crimine e non resiste alla tentazione di immischiarsi (e di risolverlo!); l’ambientazione è il più delle volte quella di un piccolo centro abitato; e non si disdegnano risvolti dalle tinte rosa…

Del resto, il termine “cozy” in inglese significa confortevole, tranquillo, accogliente, quindi una lettura senza troppi sobbalzi, perfetta per chi comunque non vuole rinunciare a un pizzico di azione mista a intrattenimento.

Attenzione, però: il morto ci scappa sempre!

Come succede anche in “L’agenzia dei delitti di Miss Beeton“, che può essere definito un cozy crime per moltissimi aspetti.

Devo confessarvi che ho trovato la trama particolarmente ricca, mai banale, e che, per di più, un colpo di scena nella seconda metà del romanzo mi ha del tutto spiazzata.

Avvincente e con una protagonista tutta da scoprire, “L’agenzia dei delitti di Miss Beeton” è ambientato in una Londra moderna, anche se Alice Beeton ha molto spesso lo sguardo rivolto al passato. Sia alle ricette di una sua vecchia antenata, che ha scritto un libro diventato un vero e proprio caso editoriale, sia per quel che riguarda le buone maniere, di cui spesso e volentieri oggi si tende a dimenticare persino l’esistenza.

Come si usa dire, Alice Beeton è un’anima antica. Ama giocare a scarabeo, preparare dolci, prende i libri in prestito in biblioteca, ma più di tutto adora la sua cagnolina Agatha, chiamata così in onore della Christie, ovviamente.

Ne “L’agenzia dei delitti di Miss Beeton” Alice ha un tratto marcatamente malinconico, che il più delle volte cerca di camuffare riempiendosi le giornate di incombenze. Un’indole fin troppo altruistica, che in alcuni casi le ha procurato solo guai se non una bella dosa di tristezza (“Ma quando mai Alice non aveva fatto esattamente ciò che aveva detto che avrebbe fatto?”.), e una profonda inclinazione alla cura verso gli altri.

Forse per questo ha fondato la sua agenzia dei perfetti collaboratori, capace di fornire alle persone più abbienti, professionisti seri e discreti per ogni loro esigenza. Ed Enya sembra incarnare perfettamente le qualità necessarie per prestare servizio in una casa come quella dei coniugi Messent.

Se non fosse che sarà proprio lei a perdere la vita.

Da quel momento in poi, Alice è come se si accendesse. La sua vita diventa movimentatissima, e (finalmente) a ogni batosta seguirà una ricompensa. Anche qualcuna decisamente inaspettata…

I personaggi secondari sono tutti molto ben tratteggiati. Ne troverete molti amabili, e alcuni proprio detestabili, come il fratello e la cognata di Alice, indolente, nullafacente e bugiardo il primo; insopportabile, presuntuosa e arrogante la seconda.

La trama è perfettamente strutturata, ogni tassello troverà il suo posto, magari anche a distanza di capitoli, facendovi intendere che l’autrice aveva davvero tutto sotto controllo. Non è meraviglioso potersi rilassare in assenza di buchi di trama?

L’agenzia dei delitti di Miss Beeton” è stata una lettura molto piacevole. Scorrevole, avvincente, il romanzo segue un crescendo che stuzzica la curiosità di chi legge, nutrendosi di rivelazioni dosate ad arte, e indizi centellinati. Chi lo sa, magari incontreremo Alice in un’altra occasione…

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