“Cecilia Desideri e il mistero del Dragone Rosso” di Michela Conti: molto carino
“Cecilia Desideri e il mistero del Dragone Rosso” di Michela Conti (Mondadori) è un’avventura per ragazzi divertente, rocambolesca e a perdifiato, tra le vie di una Roma ancora più magica del solito!
TRAMA – Roma, anno del Signore 1826. Cecilia, poveraccia tra i poveracci, lavora al servizio dei D’Arese, una delle famiglie più in vista della nobiltà magica, dove è la cameriera personale di Lucrezia, una ragazzina abituata a ottenere sempre ciò che vuole. Cecilia e Lucrezia vivono due vite opposte eppure hanno un sogno comune: infrangere le regole che permettono solo ai maschi di imparare la magia e coltivare il Potenziale Magico con cui tutti nascono, che altrimenti sparisce al compimento dei tredici anni. La mente di Cecilia le dice che è impossibile, che essere povera e femmina in quella città crudele è una condanna senza speranza. Ma il suo cuore le sussurra che cambiare le cose si può. Così, con l’aiuto di Marco, che è al suo fianco fin da quando era in orfanotrofio, ha ideato un piano folle: rubare il Dragone Rosso, un testo potentissimo di Magia Arcaica. Ma durante il furto qualcosa va storto, e lui viene arrestato con l’accusa di omicidio. Ora la corsa contro il tempo non è solo per salvare il Potenziale, ma anche la vita di Marco…
Parliamoci chiaro: scrivere di magia, o meglio, scrivere un libro per ragazzi intriso di magia, non è roba semplice. Non lo è perché chiaramente il paragone è subito dietro l’angolo, e quindi ci vuole non solo l’idea giusta ma anche quel pizzico di coraggio che spesso appartiene ai protagonisti di queste storie.
Michela Conti si è presa un rischio – se così vogliamo dire – e la sua piccola Cecilia ha saputo conquistare il mio cuore sin dalle prime pagine di questo libro. Per la sua intraprendenza, per la sua caparbietà, per i suoi desideri che a volte sembrano essere più grandi di lei. Ma forse è “colpa” di Roma: anche io, da quando mi sono trasferita in questa città, ho iniziato ad avere sogni sempre più grandi.
In “Cecilia Desideri e il mistero del Dragone Rosso“, Cecilia ci insegna che non bisogna mai mollare, che a volte bisogna essere realistici e guardarsi intorno per capire ciò che la vita ci ha già offerto, prima di allontanare lo sguardo dal presente, ma anche lottare contro quello che riteniamo ingiusto.
E alla fine sottolinea che è necessario fare la propria parte e far sentire la propria voce quando si vuole ottenere un cambiamento. Che non avverrà oggi e magari nemmeno domani, ma che non bisogna mai smettere di crederci, anche quando sembra di non aver alleati al proprio fianco.
Mi è piaciuta molto l’ambientazione del romanzo: Roma è già di per sé una città magica, ma in “Cecilia Desideri e il mistero del Dragone Rosso” lo diventa ancora di più. Le strade, i palazzi, i monumenti, ogni luogo viene tutto descritto fedelmente, che sia avvolto dallo sfarzo oppure dalle tenebre, infestato di grida oppure pregno di rimpianti, e ogni posto diventa funzionale alla narrazione.
E Michela Conti è stata molto brava nel farceli vivere attraverso le sue parole, che sono sempre scelte con cura, mai lasciate a caso.
Sarà tra le strade di Roma che Cecilia, lasciata la sicurezza di una casa in cui sì, è stata accolta, ma che non ha mai considerato “il suo posto”, scoprirà le sue qualità, rendendosi conto di ciò che ha nel cuore e che le persone possono essere sorprendenti. In particolare la giovane Lucrezia, la quale probabilmente è stata quella che ha fatto il percorso di crescita più significativo.
Ho apprezzato tantissimo la scrittura di Michela Conti, sempre precisa ma senza essere distaccata, accurata e coinvolgente, ammaliante ma anche scrupolosa. Mi piace quando leggo questo tipo di consapevolezza dell’uso della lingua, lo trovo l’ingrediente capace di rendere la storia ancora più bella.
“Cecilia Desideri e il mistero del Dragone Rosso” è una storia per ragazzi davvero deliziosa, capace di coinvolgere il lettore davvero fino all’ultima pagina, in un crescendo di tensione e di corsa all’ultimo fiato. Ogni tassello si metterà al suo posto soltanto alle ultime pagine della storia. Pagine in cui vi sentirete un po’ tristi, perché lasciare andare Cecilia e gli altri personaggi non sarà semplice. Ma chi lo sa, magari in futuro avranno altre storie da raccontarci…