“Emmett” di L.C. Rosen: molto tenero
“Emmett” di L.C. Rosen (Giunti) è uno young adult davvero molto tenero. Un retelling queer di “Emma” di Jane Austen secondo me ben riuscito!
TRAMA – Emmett Woodhouse ha tutto: è attraente, ricco e intelligente. Consapevole della propria fortuna, ha deciso che è venuto il momento di rendersi utile al prossimo e in particolare a Harrison, un nuovo amico che vorrebbe diventare qualcosa di più. Ma Emmett non è interessato a una storia seria: donare il proprio cuore a un altro significa rischiare di vederlo andare in pezzi. Harrison, però, sogna il vero amore, quindi perché non dargli una mano? Peccato che i buoni propositi di Emmett causino una serie infinita di equivoci che coinvolgeranno famiglia e amici. Tutto preso a impicciarsi delle vite sentimentali altrui, potrebbe non accorgersi che l’amore è più vicino del previsto.
Lui ride, e per un attimo sento qualcosa di diverso, di più antico, o forse di più nuovo.
Emmett è il classico ragazzo “perfetto”, che in più pensa di sapere con esattezza ciò che è meglio per lui. Come se a 17 anni (ma anche più avanti, eh) fosse davvero possibile!
Si ritrova ad affrontare i classici problemi di un adolescente, solo che Emmett porta una grandissima sofferenza nel cuore che ha messo sottosopra la sua vita e la sua famiglia: la perdita della madre gli ha portato via non solo un’enorme fonte di gioia e di amore, ma gli ha fatto sviluppare alcune credenze che altro non sono che delle misure protettive, erette nel (vano) tentativo di sottrarsi al dolore.
Convinto che l’amore non faccia per lui, almeno non prima dei venticinque anni, Emmett pensa che il suo destino sia da fare da Cupido alle persone a cui tiene. Crede fortemente nell’amore e nel suo incredibile potere benefico, e vuole che le persone a lui care possano beneficiarne il più possibile.
Solo che, nel tentativo di rendere tutti felici, si ritrova a combinare un po’ di guai, e rischia quasi di dimenticarsi della sua di felicità, che è molto più vicina di quanto immagina…
Divertente, tenero e in alcuni passaggi anche emozionante, “Emmett” è una tenerissima storia young adult, che vi terrà dolce compagnia e vi farà sognare un bacio con… qualcosa che vi cada tutto intorno!
Mi è piaciuto come in “Emmett” sia stata tratteggiata la comunità queer, anche se questa atmosfera sempre molto distesa e senza particolari drammi mi ha ricordato l’ultima stagione di “Heartstopper”, che ti fa sognare sì, ma che allo stesso ti fa domandare quanto di quello che viene raccontato sia “reale”. Forse, però, questi prodotti culturali ci dovrebbero spingere a capire come potrebbe e soprattutto dovrebbe essere il contesto sociale in cui ci muoviamo, facendoci mettere da parte – almeno per un po’ – il cinismo di cui siamo impregnati, e chiedendoci di abbandonare i pregiudizi che spesso non ci aiutano a essere persone migliori.
Ed è lo stesso Emmett a lasciarci questo messaggio: “L’importante è essere brave persone. Essere buoni. E si può sempre migliorare in questo senso”. Trovo che sia un invito bellissimo, che non dovremmo mai dimenticare.