“Le vite segrete di un gentiluomo” di KJ Charles: inaspettato!
“Le vite segrete di un gentiluomo” di KJ Charles (Salani) è stato per me uno di quei romanzi che inizi e che poi non vuoi più mollare!
TRAMA – Un gentiluomo con problemi di fiducia. Il principe ereditario dei contrabbandieri. C’è spazio per l’onestà in una relazione iniziata con una bugia? Gareth Inglis sa bene che intrattenere relazioni con altri uomini non è visto di buon occhio dalla società. Per questo si è creato una ‘seconda vita’, in cui il suo nome è Londra e il suo segreto è al sicuro da occhi e orecchie indiscrete. Riesce così a vivere la passione travolgente con Kent, il ragazzo che in una sola settimana ha stravolto la sua intera esistenza. Ma la sua incapacità di fidarsi delle persone lo porta ad allontanarsi, prima che lui possa ferirlo. Quando però, alla morte del padre che lo aveva abbandonato, Gareth viene improvvisamente chiamato a dirigere la tenuta di Tench House in qualità di nuovo baronetto, tutto si aspetta, tranne che di diventare bersaglio di alcuni clan di contrabbandieri locali. Uno di questi è guidato proprio da ‘Kent’… il cui vero nome è in realtà Joss. Joss è cresciuto nelle campagne del Marsh, tra giochi di potere e pericolosi conflitti, ed è a capo dei Doomsday da quando era solo un ragazzo. La reputazione che si è costruito a fatica negli anni, però, viene messa in pericolo dall’arrivo di Sir Gareth, l’ex amante che lo ha ferito come mai nessuno prima. La loro relazione potrà riprendere da dove era stata interrotta, ribellandosi alle convenzioni sociali?
“So che ci sono molte persone per cui devi essere il signor Joss Doomsday,
ma io vorrei diventare l’unica persona per cui non devi esserlo”.
Questo romanzo mi ha sorpreso per più di un motivo. Per prima cosa, non pensavo che in “Le vite segrete di un gentiluomo” avrei trovato una trama così ricca, in termini di intrighi, di nodi da sciogliere, di relazioni da delineare, di misteri da rivolvere…
Probabilmente per qualcuno potrà sembrare eccessiva o troppo lunga, ma io ho trovato che fosse necessaria affinché i due protagonisti della storia venissero a patti con la loro relazione in un arco temporale credibile, senza affrettare nulla, conoscendosi per bene, e provando a sbrogliare tutto quello che riguarda entrambi.
Ritengo che siano stati tracciati molto bene i rapporti familiari, da parte di entrambi. Gareth e Joss sono come ci vengono presentati all’inizio de “Le vite segrete di un gentiluomo” a causa di ciò che hanno subito (e continuano a subire) all’interno delle rispettive di famiglie. Si tratta di storie di perdite e di abbandoni, di recriminazioni ma soprattutto di ricerca di sé, all’interno delle quali ognuno sembra perso, per ragioni differenti; ed entrambi le affrontano in modo diverso. Fino a quando non capiranno di poter esserci l’uno per l’altro.
Mi è piaciuto moltissimo il percorso di crescita che intraprendono Gareth e Joss, di accettazione delle proprie asperità e di riconquista di una fiducia che sembrava persa per sempre. Adoro quando nella dinamica a due si arriva a instaurare un tale legame di cura, in cui finalmente si capisce che ci si può abbandonare senza timore nelle braccia dell’altro, essendo semplicemente sé stessi, e del tutto speranzosi che quel calore, quel conforto, potranno portare a una risoluzione di tutto il resto.
Personalmente trovo molto bello quando i protagonisti di una storia arrivano a cambiare punto di vista, quando modificano il loro modo di pensare dopo aver aperto gli occhi, scavalcando i pregiudizi, abbattendo i muri che la paura aveva eretto. Ed è incredibile come in alcuni romanzi quasi si perdano i confini tra i due personaggi principali, e le caratteristiche di uno finiscono per diventare quelle dell’altro.
Come se un punto di forza quasi passasse il testimone, perché l’amore rende capaci di azioni che si ritenevano impossibili da compiere. Ed è quello che succede anche in “Le vite segrete di un gentiluomo“.
Menzione speciale per la fine della storia che ho trovato dolcissima e davvero molto romantica. Chissà cosa li aspetterà, da lì in avanti… avrei voluto continuare a leggere la loro storia? Assolutamente sì. Però secondo me quel finale è stato davvero perfetto!
“Le vite segrete di un gentiluomo” mi è piaciuto molto e spero che in Italia arrivino presto altri romanzi di questo autore!