“L’incredibile avventura di un Super-Errore” di Enrico Galiano: stupendamente imperfetto

Enrico Galiano aveva già, con i suoi precedenti romanzi, toccato il mio cuore. Ma con “L’incredibile avventura di un Super-Errore” (Salani) si è preso cura di una parte di me che continua a essere fragile, coccolandola con le sue parole che sono state, ancora una volta, un balsano sulle mie ferite. 

TRAMA – Fidatevi di me: se siete tipi fissati con la perfezione e agli errori reagite male, posate subito questo libro. Perché questa storia di errori è piena così, ma per una buona causa. Tutto è cominciato quando due alieni belli come idoli K-pop hanno consegnato a Ricky un costume da supereroe. Lui, però, più che altro si sente un SUPER-ERRORE: non solo è timidissimo, ma la tuta che doveva dargli poteri incredibili è in realtà una vecchia calzamaglia, gli evidenzia la pancetta e pizzica da morire. Sempre più spesso, poi, accadono cose inspiegabili: camion di ciambelle che esplodono al grido di ‘MELANZANE NEL BIDET!’, vocabolari volanti, rane in fuga e soprattutto Ricky – quello timidissimo, ricordate? – che alzala voce davanti alle ingiustizie più ingiuste della Terra. Per fortuna, a risolvere questo e altri misteri, non è solo: con lui ci sono Jo, genio informatico in erba, Toni Tanaka, ex poliziotto un po’ matto, e un’ippopotama di peluche con dentro un’intelligenza artificiale dalla lingua taglientissima. Ah, e anche Flù, un camaleonte daltonico. Come? Chi sono io? È un segreto, ma forse alla fine anche questo mistero sarà svelato…

“Perché è così che funziona un mondo che ci vuole tutti sempre perfetti, sempre felici, sempre in forma e al massimo: che chi non è perfetto, chi magari sta passando un momento no, è un po’ fuori forma e più che al massimo si sente al minimo, pensa di avere qualcosa di sbagliato”.

In una società delle performance, dei risultati esibiti, dei filtri, dove il fallimento è diventato il peggiore degli incubi, Enrico Galiano torna in libreria con una storia – in teoria per giovani lettori, in pratica per chiunque – per dirci che va bene essere imperfetti. Anzi, va benissimo.

E per ricordarci che, nel tentativo di essere “perfetti”, di essere come gli altri, si finisce per perdere la propria identità, la propria unicità, inseguendo un ideale che è solo un’illusione. Perché sono i nostri errori che ci rendono unici; sbagliare è l’unica via per trovare la nostra strada, che non sappiamo mai dove ci porterà. Magari a trovare degli indizi per salvare il mondo! 

L’incredibile avventura di un Super-Errore” è una dolce, un po’ sgangherata, di certo molto divertente avventura intrisa di amicizia, di rivalsa, di scoperta, di identificazione di sé e di presa di coraggio. Una riflessione su quanto la paura di sbagliare a volte ci paralizzi, lasciandoci credere che sia meglio non fare niente piuttosto che provarci, a costo di commettere degli errori.

Una paura alla quale spesso e volentieri affianchiamo quella del giudizio che gli altri potrebbero esprimere su di noi, mettendo del tutto da parte quello che potremmo esprimere nei nostri stessi confronti.

Una rocambolesca corsa contro il tempo per salvare il mondo da sorrisi finti, vestiti in bianco e nero, precisione millimetrica anche nel parcheggiare l’auto, fatta di incontri alieni, bizzarre frasi per scatenare poteri, un camaleonte daltonico, una ippopotama super intelligente e due ragazzi da tutti presi in giro solo perché diversi dagli altri.

Quanto avrei voluto, da dodicenne magari, leggere “L’incredibile avventura di un Super-Errore” di Enrico Galiano. Quanto sarebbe stato bello scoprire che in me non c’era nulla di sbagliato, che la mia strada in salita non era poi così male, avrei solo dovuto faticare un po’ di più per poi godermi il paesaggio. 

Ma sapete che c’è? Anche a quarant’anni è bello quando un libro ti coccola così da vicino, facendoti rimbombare dentro al cuore il potere delle parole giuste, di quelle anche un po’ buffe ma con una potenza incredibile, con la carica perfetta per darti un nuovo punto di vista, una nuova prospettiva, e a spingerti a voler seguire l’esempio dei giovani protagonisti di una fantastica storia.

“Provare e sbagliare. Provare e sbagliare. È così che puoi scoprire davvero chi sei e cosa vuoi. Solo così”.

Sperando che ci sia qualcuno pronto a tenerti la mano durante la strada, meravigliosamente imperfetto quanto te. 

Grazie Enrico Galiano, ancora una volta. 

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