“House of love” di Naike Ror: molto intenso
“House of love” di Naike Ror (Always Publishing) l’ho divorato in due giorni. Ma ormai lo so che mi succede così con i libri di questa autrice straordinaria. Meno male che a casa ho già il prossimo…
TRAMA – Per Essie Wilson, l’equitazione è tutto. Non potrebbe vivere senza il suo cavallo, e non importa quanti sacrifici richieda la sua passione, già solo indossare la divisa e montare in sella è sufficiente a farla sentire forte, libera, felice. Con un futuro già pianificato nel dettaglio, Essie deve solo continuare a impegnarsi, riuscire a capire la matematica e non lasciarsi distrarre da nessuno. Neanche dal nuovo arrivato al maneggio, che sembra odiarla e vuole rubarle ogni cosa, a partire dal primo posto nel circuito. Ma ignorarlo è impossibile, per questo alla fine se ne innamora. Anche per Cruz Sanders, l’equitazione potrebbe essere tutto. Non potrebbe vivere senza rincorrere la vittoria in ogni competizione, e non importa quanti sacrifici il suo obiettivo richieda, lui sa che, in un modo o nell’altro, riuscirà a ottenere ciò che vuole. Deve solo continuare a eccellere, non lasciare che il dolore per la perdita della madre lo logori e non lasciarsi distrarre dalla sua acerrima nemica, quella Essie Wilson che sembra odiarlo, che non sembra disposta a cedere di un passo. Ma lei si è insinuata nei suoi pensieri al punto da spingerlo a vacillare. Nel giro di qualche anno, il brillante cammino di Essie e Cruz li porta a studiare nei college più esclusivi del Paese, Yale e Harvard. Tra quelle antiche mura, le confraternite studentesche vivono di storiche e cocenti rivalità. E proprio queste rivalità rimetteranno Essie e Cruz l’uno contro l’altra, stavolta in lizza per contendersi un posto nella House of Bones, un club elitario che accoglie solo gli illustri, l’obiettivo ultimo per assicurarsi il successo nella vita. Un tempo l’amore tra loro, nato dalla competizione, si era infranto contro un muro di bugie. Ora, nuovamente in bilico tra un sentimento mai dimenticato e il bisogno di arrivare primi a ogni costo, saranno di nuovo i loro cuori a finire in frantumi?
Ho pensato tre cose non appena ho finito di leggere “House of love” di Naike Ror:
- “Mi mangerei una fetta di torta al cioccolato”.
- “Amore di papà non me lo toglierò mai più dalla testa”.
- “Questo libro è l’ennesima dimostrazione di quanto NON sia facile scrivere romance”.
Per ragioni di maggiore interesse, credo sia il caso di parlarvi solo il terzo punto della lista. A volte mi capita di inc… arrabbiarmi molto, quando sento i soliti detrattori del genere “rosa” dire che questo tipo di romanzi hanno trame “semplici”, che sono “facili da scrivere”, che “sono tutti uguali” e simili.
E io, a queste persone, vorrei chiedere che libri hanno letto, perché gliene consiglierei volentieri diversi che dimostrano esattamente il contrario di quanto si ostinano a sostenere. L’ultimo che si aggiunge alla mia personale lista di romance scritti davvero bene è proprio “House of love“.
Leggendolo è impossibile non rendersi conto dell’accurato e puntiglioso lavoro di ricerca che ha fatto l’autrice per descrivere il sistema universitario americano, il percorso di studi, la complessità delle confraternite e più di uno sport, raccontati anche attraverso termini specifici di ciascuna disciplina.
Non ci ho trovato nulla di “semplice” o di “facile”, e ho apprezzato ogni riferimento che mi facesse immergere ancora di più nelle atmosfere del romanzo.
“House of love” è un romanzo molto coinvolgente perché i due protagonisti, Essie e Cruz, vivono le loro emozioni a pieno, sono passionali in tutte le loro manifestazioni, incredibilmente generosi, empatici, competitivi. Pregnano ogni loro gesto e ogni loro parola di sentimenti intensi ed è un attimo, da parte del lettore, finire dentro la loro spirale.
La loro evoluzione, che seguiamo anche sbirciando nel loro passato, è trattata con cura, avanza in modo naturale e soprattutto non li cambia in modo drastico. Essie riuscirà a reagire, ritrovando il suo ardore; mentre Cruz sarà capace di mettere in dubbio ciò che considerava incrollabile, e a gettare il cuore oltre l’ostacolo. I loro tratti peculiari brillano quando sono da soli e risplendono nei momenti in cui sono insieme.
Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui Naike Ror è riuscita, anche in questo caso, a descrivere i legami che intercorrono tra i personaggi del romanzo. Ho sviluppato un certo debole per la componente maschile, lo ammetto, ma conto nel fatto che le ragazze mi daranno grandi gioie molto presto.
Essie e Cruz diventano presto un faro, un punto di riferimento, e io, grazie alle parole di Naike Ror, sono riuscita perfettamente a immaginare diverse situazioni, soprattutto quelle descritte nelle ultime pagine del libro.
“House of love” mi è piaciuto tantissimo, e non vedo l’ora di continuare con “House of pain“!