“In Puglia” di Piero Meli: un itinerario ricco di suggestioni
“In Puglia” di Piero Meli (Giulio Perrone) potrebbe sembrare un libro, quando in realtà è binocolo che vi permetterà di guardare lontano, sia nel tempo che nello spazio, per scoprire luoghi dalla bellezza struggente e dalla straordinaria potenza espressiva, che in moltissimi hanno raccontato, nel tentativo di tracciare su carta quei segni che avevano impressi sul cuore.
TRAMA – Se pronunciamo a fior di labbra la parola Puglia la mente inizia a vagare. Il pensiero corre verso una regione dai colori vivaci. Al grano, agli ulivi secolari, a vitigni nodosi. A colline boscose con trulli e spiagge cristalline con Santi che vengono dal mare. Ai Rosoni delle Cattedrali, ai castelli di Federico II. Ai merletti e alle luminarie. Eppure non è solo questo. C’è un’altra Puglia, culla di un movimento culturale, che ha regalato alla letteratura italiana degli ultimi trent’anni ben tre Premi Strega. Una regione che è madre, oggi, di una nuova generazione di autori, feconda di un fermento narrativo che si sta diffondendo nell’intera nazione. Con questo libro, Piero Meli ha creato un viaggio emozionale in un caleidoscopio di luoghi e di suggestioni narrative. Dal Gargano con Anna Maria Ortese e Mariateresa Di Lascia, a Taranto con Alda Merini, dal Salento con Omar Di Monopoli e Gabriella Genisi, alla Valle d’Itria con Mario Desiati. E Bari ovviamente, la bolla prossemica dell’autore. Il Capoluogo viene anche raccontato attraverso le parole di Nicola Lagioia e Pier Paolo Pasolini. A impreziosire le soste del viaggio, Piero Meli fornisce indicazioni sui posti da visitare e fotografare. La narrazione di ogni tappa viene arricchita da alcune poesie, melodia invisibile che attraversa tutta la regione.
Piero Meli, all’inizio del suo libro, spiega com’è nato: è stato il risultato dalle continue richieste di consigli che gli vengono rivolte, e che riguardano la sua regione, la Puglia. Fiero pugliese, ci racconta questa terra con gli occhi di un innamorato, raccontandoci anche quando è sbocciato, questo amore, e come negli anni sia cresciuto, maturato, abbia cambiato forma e acquistato pienezza.
Cari lettori, in sintesi, voglio condividere la bellezza del tacco d’Italia, raccontarla attraverso le parole che altri hanno usato prima di me, delineare un percorso che possa essere una guida letteraria per visitarla e viverla.
Il connubio viaggio e letteratura che traccia Piero Meli è molto interessante, perché permette di scoprire la Puglia attraverso le parole di chi l’ha vissuta o semplicemente attraversata “per respirare le sue suggestioni di blu oltremare e cielo”, in un percorso senza tempo che si delinea sulle impronte di chi, prima di noi, si è immerso in quei colori, odori e sapori unici.
L’autore racconta la Puglia sia attraverso la prosa e la poesia di tantissimi autori, ma anche regalando al lettore ricordi della sua infanzia, emozioni legate alla sua giovinezza, legando il sapore della scoperta al personalissimo percorso di crescita, che si ancora fortemente al territorio.
Essendo nata e cresciuta a Palermo, molte delle sensazioni che Piero Meli descrive nel suo “In Puglia” mi è sembrato di sentirle sulla pelle, come “respirare quella brezza così meravigliosamente salmastra” dai finestrini abbassati; oppure “incamminarsi in quelle ore del giorno in cui sogni e realtà si fondono e si confondono”.
“In Puglia” è sia un viaggio molto personale che un itinerario accessibile a tutti, perché le parole hanno quell’universalità che non viene scalfita dal tempo, e che permettono a ognuno di noi di trovare la propria strada.
Piero Meli ci invita non solo alla scoperta della sua regione, ma ci sprona anche, come ha fatto lui, a scoprire la città in cui siamo nati o quella che ci ospita con occhi attenti. Perché una piazza potrebbe non essere semplicemente un luogo, “ma la trasposizione urbanistica di una filosofia di vita”. Perché fin troppo spesso diamo per scontati i posti che accolgono i nostri passi e troppo di frequente ci dimentichiamo di esplorare ciò che ci circonda, persi dentro le esperienze di altri, svogliati nel creare le nostre.
È molto bello il modo in cui parla della “sua” Bari, della “voce silenziosa del quartiere o i bisbigli del mare”. Una città che diventa “il banco dei pegni da cui prelevo sensazioni vitali”. Questa frase mi ha colpito molto, e l’ho sentita molto mia.
Piero Meli ci parla di magia, una di quelle senza trucchi né inganni, in cui tutto è sfacciatamente visibile e alla portata di chiunque, con l’unica condizione che si tengano tutti i sensi aperti, non solo gli occhi, e che si abbia voglia di perdersi in suggestioni che arrivano da un tempo lontano e che si fondono con un presente in continuo divenire.
Come dicevo, all’interno del libro ci sono tantissimi consigli di lettura legati a itinerari da seguire e da scoprire. “E chissà, forse capiterà anche a voi di incrociare tra le viuzze di questi villaggi qualcuno che muterà il vostro destino”.
Questa è la mia Puglia, la regione che ha conquistato scrittori e poeti, fatto sognare e irretire. Quella che mi auguro di avermi permesso di conoscere, o approfondire, in queste pagine.
“In Puglia” di Piero Meli è un percorso molto bello ed emozionante, che vi consiglio magari in previsione di un viaggio per la prossima estate. Menzione speciale al capitolo sulle librerie!