“Bride” di Ali Hazelwood: davvero molto carino
“Bride” è il primo romanzo di Ali Hazelwood (Sperling) che leggo. Mi è piaciuto moltissimo e adesso spero di recuperare qualche altra storia di questa autrice!
TRAMA – Misery Lark, l’unica figlia del più potente Consigliere dei Vampiri del Sud-ovest, è ancora una volta un’emarginata. I suoi giorni nell’anonimato tra gli Umani sono finiti: è stata chiamata a sostenere una storica alleanza per mantenere la pace tra i Vampiri e i loro più acerrimi nemici, i Lupi, e non vede altra scelta che arrendersi allo scambio. I Lupi sono spietati e imprevedibili e il loro capo, Lowe Moreland, non fa eccezione. Governa il suo branco con severa autorità, ma non senza giustizia. E, a differenza del Consiglio dei Vampiri, non senza sentimento. È chiaro, dal modo in cui segue ogni movimento di Misery, che non si fida di lei. Se solo sapesse quanto ha ragione… Perché Misery ha i suoi motivi per accettare questo matrimonio di convenienza, motivi che non hanno nulla a che vedere con la politica o le alleanze, e tutto a che fare con l’unica cosa che le sia mai importata. Ed è disposta a qualsiasi cosa pur di riavere ciò che le appartiene, anche se questo significa una vita nel territorio nemico… da sola con il lupo.
Iniziamo col dire che “Bride” è un paranormal romance, ovvero un sottogenere del fantasy e in particolare del fantasy contemporaneo. Le storie che rientrano nel paranormal romance sono ambientate nel mondo reale e, generalmente, nella nostra epoca; e si caratterizzano per la presenza di elementi e creature paranormali, come vampiri, angeli, diavoli, licantropi, mutaforma, streghe, fantasmi.
In “Bride” non ci facciamo mancare niente, in quanto abbiamo umani, vampiri e lupi, o forse sarebbe meglio dire licantropi. Potete ben immagine che in una società così composta, stabilire delle relazioni e degli equilibri non è particolarmente semplice e nel corso degli anni sono stati portati avanti degli scambi tra specie, a modi garanzia di pace, con conseguenze molto profonde per chi ne è stato protagonista.
Misery Lark aveva già dovuto subito le scelte del padre, a capo del consiglio dei vampiri, quando era soltanto una bambina, e adesso le viene chiesto di diventare la sposa dall’Alpha del lupi, in modo tale da formare una sorta di alleanza tra le due specie, da sempre nemiche giurate. Misery accetta, non per far contento il padre, ma perché ha un obiettivo e pensa che Lowe Moreland sia la chiave per risolvere il mistero che le sta tanto a cuore.
“Bride” è raccontato solo dal pov di Misery – alcuni pensieri di Lowe li intercettiamo in dei brevi paragrafi a inizio di ogni capitolo – ma non ho sentito per niente la mancanza del punto di vista maschile di questa storia, perché Misery è PAZZESCA.
Sagace, divertente, combattiva, generosa, Misery ha sempre la battuta pronta, la rispostaccia se serve, ed è pronta a mettersi in gioco. L’ho trovata adorabile dall’inizio alla fine del libro, spavalda, buffa, ironica, impertinente e coraggiosa. Ali Hazelwood ce la descrive alla perfezione attraverso i suoi gesti e le sue parole, ma soprattutto mediante il cambiamento che compirà all’interno dell’arco narrativo.
“Bride” è davvero scorrevole, si legge tutto d’un fiato non solo per la chimica che si instaura lentamente tra Misey e Lowe (fino a raggiungere picchi di calore davvero molto interessanti…), ma anche perché si vuole arrivare a capire chi c’è dietro tutto quello che succede nel libro.
Credo che i punti di forza siano lo stile fresco e accattivante dell’autrice, capace di intrattenere ma anche di far arrabbiare, sperare, gioire o tirare un sospiro di sollievo, creando un reale coinvolgimento del lettore per le dinamiche tra i personaggi; e poi come dicevo, la protagonista, vera forza della natura capace di trascinare chiunque.
Si tratta di un autoconclusivo, ma chi lo sa: sulle battute finali si lascia spazio a una possibilità tutta da esplorare…
Mi è piaciuto il messaggio di fondo di questo romanzo. Ali Hazelwood ci mostra che un mondo di pace è possibile anche quando le differenze possono sembrare insormontabili. Che la lealtà è la base per costruire rapporti di fiducia e che sperare in una società migliore è il primo passo per fare in modo che si realizzi.
Lettura assolutamente consigliata!