“Socrate express” di Eric Weiner: una rivelazione!
“Socrate express” di Eric Weiner (Bompiani) è stata una vera e propria rivelazione. Mi è piaciuto tantissimo, sia nella sua struttura che nel tono usato dall’autore.
TRAMA – ll treno e la filosofia formano una bella coppia. I treni ci portano dove vogliamo, e lo fanno alla velocità del pensiero. Eppure treni e filosofia hanno un vago sentore di muffa: oggi, potendo scegliere, sono pochi a prendere il treno, e nessun genitore fa studiare filosofia ai figli, se può evitarlo; la filosofia, come i viaggi in treno, è qualcosa che la gente faceva prima di conoscere altro. Ma treni e filosofia ci offrono qualcosa di molto prezioso: la possibilità di vedere il mondo da una prospettiva diversa, di scoprire bellezze nascoste, di trovare nuovi modi per stare bene. Eric Weiner combina le sue due grandi passioni, la filosofia e il viaggio, in un giro intorno al mondo che è insieme reale – con fermate ad Atene, Parigi, Francoforte, Delhi, Kyoto, nel Wyoming, a Coney Island, solo per dirne alcune – e intellettuale. Sceglie infatti quattordici filosofi, tutti saggi ma in modi diversi, tutti filosofi pratici, interessati non al significato della vita ma a come vivere una vita piena di significato, e da ognuno di loro trae una lezione di vita utile a navigare questi tempi turbolenti.
Se l’essere scorbutico rendesse meno valido un pensatore, per contenere tutta la filosofia basterebbe un libretto.
Che viaggio incredibile, salire a bordo di “Socrate Express” di Eric Weiner! Un libro affascinante, pieno di riflessioni, citazioni, ma anche pregno di coinvolgimento emotivo che l’autore ha saputo calibrare inserendo molto di sé, della sua vita e dei suoi stati d’animo.
Ho apprezzato l’enorme lavoro di ricerca che c’è dietro al romanzo, e lo si capisce non soltanto dalla completezza delle informazioni, ma anche dalla vasta quantità di rimandi a studiosi, intellettuali e altri scrittori che vengono continuamente richiamati nei capitoli (e che troverete tutti nell’ampia bibliografia) che allargano lo spazio di riflessione aggiungendo pareri, diatribe e altre suggestioni.
Accanto a queste riflessioni, l’autore si è messo in gioco in prima persona, raccontandosi, magari prendendosi anche un po’ in giro con intelligente ironia, e avendo anche la forza – e il coraggio – di condividere le proprie debolezze in modo sincero e spontaneo.
Una costante di tutti i capitoli è il rendere davvero umani – e quindi accessibili – i filosofi. Weiner ne analizza non solo alcuni dettami, ma anche vizi e virtù, pregi e difetti, attitudini, atteggiamenti. E poi li accosta a sé, a quelli che sono i suoi abituali comportamenti, cercando di capirli meglio, di prenderne le distanze oppure di fare un passo verso di loro. Tutto questo fa parte del suo “approccio pratico alla filosofia”, come lui stesso lo definisce.
Ho trovato questo espediente molto interessante perché riesce a far comprendere meglio alcuni tratti delle teorie che hanno sviluppato questi filosofi, a partire magari da episodi che hanno condizionato le loro vite, o da alcuni interessi specifici che li distinguevano da chiunque altro. E, soprattutto, rende “Socrate Express” un libro “accessibile”: mi capita spesso di parlare di libri di filosofia e di venire guardata con sospetto, se non con reticenza.
Il bello di libri come questo di Eric Weiner è che permettono a chiunque (chiunque per davvero) di avvicinarsi alla filosofia, facendo comprendere che i filosofi non hanno trattato nulla di diverso dalle emozioni con cui facciamo i conti ogni giorno, nelle relazioni con gli altri o nel dialogo con noi stessi.
Magari certuni l’hanno fatto usando un linguaggio poco semplice, ma in “Socrate Express” ogni cosa viene spiegata e raccontata con estrema chiarezza, e con grande amore e coinvolgimento. Si evince da ogni pagina che quello compiuto da Eric Weiner è un viaggio molto personale, che viene condiviso con i lettori con grande generosità, in modo che ognuno possa farne propri alcuni passi.
L’autore compie delle tratte in treno per giungere in alcuni luoghi legati alla vita dei filosofi di cui tratta, raccontandoci anche, nel capitolo dedicato a Simone Weil, che la stazione ferroviaria è il luogo dove riesce a stare più attento. Oppure cerca nella linea F della metropolitana di New York tracce di gentilezza mentre legge Confucio. È un giro intorno al mondo reale quello compiuto dall’autore, che è stato corrispondente da più di trenta paesi per la National Public Radio.
“Socrate Express” può essere un ottimo inizio, un primo approccio alla filosofia, anche per la sua struttura a capitoli.
I capitoli affrontano non sono un filosofo in particolare ma anche un tema specifico. Possono essere letti singolarmente, è vero, ma andando avanti Weiner fa continui richiami ai filosofi di cui ha discusso nelle pagine precedenti e quindi secondo me vale la pena di seguire l’ordine. Anche perché non è per nulla casuale, anzi, c’è una gradualità che si comprende man mano che si prosegue nella lettura, e che rispecchia anche le fasi della vita.
“Socrate Express” è un libro di quelli da tenere in libreria in bella vista, in modo da poterci tornare ogni volta che se ne sente la necessità.