“Total Creative Control” di Joanna Chambers & Sally Malcolm: molto carino!
In questi giorni di influenza, ci voleva proprio un romanzo come “Total Creative Control” di Joanna Chambers & Sally Malcolm (Triskell Edizioni) a tenermi compagnia! (Specie la notte quando la tosse non mi dava tregua…)
TRAMA – L’autore di fanfiction Aaron Page viene assunto per un lavoro temporaneo con il creatore dello show di successo Sanguisughe. Un lavoro che dovrebbe durare solo una settimana, ma dopo tre anni Aaron è ancora lì… Forse perché adora la sfida creativa. O forse perché è un fan sfegatato di Sanguisughe. Decisamente non a causa di Lewis Hunter, il suo capo, così pretenzioso, maleducato… e clamorosamente sexy. Lewis Hunter ha lottato per tutta la vita per ottenere ciò che ha. La sua priorità è lo show, e le relazioni personali sono ben distanti dalla vetta della classifica. Inoltre a cosa serve il romanticismo quando hai una sfilza di uomini attraenti che entrano ed escono dal tuo letto? La sua unica relazione significativa è quella con Aaron, il suo principale confidente e assistente insostituibile. E non importa quanto trovi affascinante il suo aspetto da ragazzo della porta accanto, Lewis non rischierebbe mai il loro rapporto professionale per togliersi uno sfizio. Ma quando si trova incastrato a un evento aziendale tanto orribile quanto demenziale, Aaron è il suo unico amico e alleato. Le linee della professionalità tra loro iniziano a sfumarsi, e l’attrazione reciproca si infiamma… ed entrambi finiranno per restarne scottati.
Come si fa a lavorare tutti i giorni come assistente se sei innamorato del tuo capo? Il povero Aaron sa che è una situazione alquanto complicata da gestire, sia dal punto di vista sentimentale, che da quello della carriera…
Sì, perché se il tuo capo è anche l’ideatore della serie tv di cui sei un fan sfegatato e sulla quale scrivi fanfiction… no, questo meglio non dirlo a Lewis Hunter perché potrebbe andare su tutte le furie!
In “Total Creative Control” ho adorato tutta la parte sulle fanfiction, sulla generosità di un certo tipo di estro creativo che nasce non dall’esigenza di mostrarsi, ma di condividere qualcosa; sul fenomeno delle community che nascono attorno a prodotti come serie tv o libri.
Credo sia spiegata molto bene, così anche come certe dinamiche di scrittura che inevitabilmente cambiano rispetto al prodotto finale che si crea.
Mi sarei aspettata, però, una maggiore esplorazione emotiva dei personaggi. Si parla moltissimo di lavoro, ma quando c’è da scavare un po’ di più nelle emozioni, il romanzo pecca un po’.
Owen, per esempio, il fratello di Lewis compare una sola volta durante tutto il libro ed è stato secondo me un peccato perché sarebbe stato un bel personaggio di supporto, specie per analizzare meglio i sentimenti del protagonista. Così come Aaron è praticamente lasciato solo a esplorare le sue emozioni, non ha nemmeno un amico al fianco con cui potersi lamentare o sfogare.
Tutti i personaggi secondari che interagiscono rientrano nella sfera del lavoro, non c’è nessuno di più vicino ai due protagonisti (Aaron a un certo punto parla pure di una sorella, ma non sappiamo nulla di lei) con cui rivelarsi e di conseguenza farsi scoprire dal lettore. Quei pochi passaggi che compaio sono veloci e poco approfonditi e credo sia davvero un peccato.
“Total Creative Control” rimane comunque un romanzo molto carino e che si legge in modo scorrevole. Ideale per passare delle ore in piacevole compagnia, e non manca quel tocco di spicy che rende la storia ancora più accattivante.