“After her” di Naike Ror: una botta al cuore!
Naike Ror riesce a sorprendermi ogni volta. Con “After HER” ha regalato alle sue lettrici una storia incredibile, una di quelle che ti fa stare con le palpitazioni e ti tiene sveglia fino alle tre di notte (fatti realmente accaduti!).
TRAMA – Beau Backer Junior, per i tifosi Sweet B, non è lo stereotipato campione NFL che ci si aspetterebbe di incontrare; introverso, metà francese e con la passione per il pianoforte, è completamente concentrato sul lavoro. Trascorre le giornate altalenandosi tra gli allenamenti, lo studio degli avversari e la prova degli schemi d’attacco, e non ammette alcuna eccezione nella propria ferrea routine. La dedizione al football lo ha portato a vincere trofei, ad abbattere record e a essere riconosciuto come il miglior wide receiver degli ultimi dieci anni. C’è però un ultimo traguardo che Beau vuole raggiungere: vincere un Super Bowl vestendo la maglia dei Baltimora Ravens, la squadra della sua città natale. Penny Lewis è la tifosa numero uno dei Baltimora Ravens. Conosce le statistiche, segue le partite, è cresciuta in una famiglia che considera il football una religione e sopra il suo letto campeggia ancora la maglietta incorniciata di Joe Flacco. Sa che la fortuna l’ha baciata quando è riuscita ad avere un posto come aiuto-stilista nell’agenzia di moda che cura gli outfit della sua squadra del cuore. Ed è quindi dagli spogliatoi dei Ravens che si prepara a godersi una nuova stagione sportiva e una nuova avventura lavorativa quando i vertici della società annunciano un nuovo acquisto. Però poi, tutto a un tratto, Penny torna ad avere tredici anni e a ricordare cosa significhi soffrire per amore, perché è Beau Backer Junior il giocatore appena tornato in città, anche se del ragazzino timido che le ha regalato il suo primo bacio mentre le stringeva la mano non è rimasto proprio niente.
Io non oso nemmeno immaginare quanto sia stato complesso scrivere una storia con Beau Backer Junior come protagonista maschile. Perché Beau stesso è un ragazzo molto complesso.
All’inizio di “After HER” alcuni capitoli riguardano il passato, e sono tutti con il punto di vista di Beau: Naike Ror in quelle pagine ci dà le prime pennellate di un personaggio che si stratificherà negli anni, segnato da episodi che gli hanno lasciato ferite indelebili. Beau è cresciuto conoscendo le emozioni solo in modo amplificato, all’estremo, e di conseguenza adesso, che di anni non ne he nemmeno trenta, per lui le sensazioni sono queste: esagerate, totalizzanti, al limite.
Perché metterci il cuore non serviva a un cazzo, in campo come nella vita.
Bianco o nero, non ci sono vie di mezzo per Beau. E forse è proprio grazie a questo suo modo di essere che è diventato un campione: mai nulla lasciato al caso, dall’alimentazione agli allenamenti, con obiettivi chiari e uno sguardo solo e soltanto rivolto al futuro, mai indietro.
Eppure, il passato è pronto a bussare alla porta. Nonostante il destino abbia tentato di separarli (piccola nota sul capitolo finale: Naike, sei un genio), Beau dovrà fare i conti con il suo primo amore: Penelope Lewis.
Mi piace scriverlo per intero perché è così che Sweet B si rivolge a lei quando si incontrano di nuovo a distanza di più di dieci anni. E io me lo sono immaginato mentre si riempiva la bocca con nome e cognome di quelle ragazza che sognava di baciare, vedevo chiaramente il suo sguardo assottigliato, la sua mascella contratta…
Ok, basta perché Beau Backer Junior è una distrazione troppo forte.
Tra Beau e Penelope la storia sarà complicata, e non vi anticipo nulla. Vi dico solo che ho trovato molto credibile sia i tempi che Naike Ror ha dato alla storia, nei vari momenti, sia il modo in cui i personaggi rimangono comunque fedeli a loro stessi.
Se ci sarà da smussare gli angoli, lo si farà non dall’oggi al domani – come purtroppo succede fin troppo spesso in alcune storie – e soprattutto senza strattoni, ma con scontri, confronti, dialoghi e lotta con sé stessi e le proprie emozioni.
È il terzo libro che leggo di Naike Ror e non ne ho mai abbastanza. Mi piace la sua penna, il modo in cui è capace di creare alchimia tra i suoi personaggi, ma soprattutto la costruzione delle sue trame, l’ambientazione e la caratterizzazione dei personaggi, specie quelli secondari.
Io sogno un bel romance con Lamar protagonista, l’ho detto. Magari sul finire della sua carriera…
“After HER” è un romanzo che cattura e che stravolge. Inutile girarci intorno: le emozioni sono forti, dense ed è una vera e propria botta al cuore. Ma ne vale la pena, senza ombra di dubbio.