“Cime tempestose” di Emily Brontë raccontato da Maura Gancitano e Andrea Colamedici
Vi avevo già parlato, raccontandovi della mia esperienza di ascolto con Audible de “La filosofia di Harry Potter”, quanto per me fossero rassicuranti, e al tempo stesso coinvolgenti, le voci di Maura Gancitano e di Andrea Colamedici. Se a questo aggiungiamo che i loro interventi mi forniscono ogni volta tanti spunti di riflessione, allora non posso che proclamarmi fan.
I due fondatori della scuola di filosofia Tlon si occupano anche dell’Audible Club. Che cos’è? “È la prima comunità degli ascoltatori di audiolibri: una comunità di appassionati dell’ascolto, un’avanguardia curiosa riunita intorno allo stesso focolare: una voce che ogni due settimane ascolta e riflette insieme a partire da un grande capolavoro della letteratura”, come si legge sulla piattaforma di Audible.
Io per primo ho ascoltato il loro intervento su “Cime tempestose”, l’unico romanzo di Emily Brontë, scritto fra l’ottobre 1845 e il giugno 1846.
Maura Gancitano nel podcast ammette subito che “Cime tempestose” le sembrasse “una storiella d’amore” che non fosse nelle sue corde (potremmo aprire una parentesi sui pregiudizi dei lettori, sui pregiudizi sulle storie d’amore, ma non è questo il momento).
Anche Andrea Colamedici sottolinea subito che è “tutt’altro che solo una storia d’amore”, bensì si tratta di un romanzo gotico dall’abilità narrativa straordinaria, con una profonda indagine psicologica. “L’esplorazione della psiche usa l’amore come appiglio per poter vagare tra le specificità di ognuno di noi”, continua.
Ci parlano in questo podcast del senso di inquietudine, “della sostanza oscura” che abita ognuno di noi raccontata dai grandi poeti (Iago è un esempio su tutti), di un amore “talmente intenso da diventare malato” (“L’amore è profondo e distruttivo o non è amore, questo ci dice il romanzo”, sostengono), di sentimenti come l’odio e la vendetta, dell’impossibilità di perdonare.
Anche l’autrice Melissa P. interviene a parlare di “Cime tempestose”, definendo Heathcliff un “vampiro emotivo”. “Meglio leggerlo da adulte che da ragazzine”, è il suo consiglio, convinta che quel tipo di “modello d’amore” possa aver condizionato molte giovani donne e le loro scelte in fatto di sentimenti.
I due autori riconoscono l’importanza dell’ambientazione, così come il “potere” di alcuni personaggi secondari, specie di Nelly, la cameriera che racconta la storia. Un particolare su cui io, lo ammetto, non mi ero mai soffermata più di tanto e che Maura Gancitano e Andrea Colamedici mi hanno fatto vedere sotto un’altra luce, allargando la discussione all’autodistruzione, che è ciò a cui spesso cede il passo proprio il potere.
Tante rimangono le domande, così come non mancano anche commenti ironici e taglienti. Siamo tutti comunque d’accordo nel definire “Cime tempestose” un romanzo di rottura perché mette in mostra ciò che siamo abituati a nascondere, quel lato oscuro presente in ognuno di noi.
Un romanzo che non venne capito e per questo fu fortemente contestato, un libro in cui una donna racconta una storia di fantasmi, di tombe profanate, di morte. E lo fa in modo straordinario e innovativo, ponendo un punto di inizio per un filone di storie che non smetterà mai di ispirarsi a quella di Heathcliff e Catherine.
La serie di Audible Club che trovate disponibile su Audible, racchiude tantissimi capolavori e ce n’è davvero per tutti i gusti. Da “Orgoglio e pregiudizio” a “Il Gattopardo”, da “Canne al vento” a “Bartleby lo scrivano”, da “La storia infinita” a “Favole al telefono”, per un totale di 16 titoli ai quali presto se ne aggiungeranno degli altri!