“Quattro – Il risveglio” di Luca Farru: voglio subito il seguito!
“Quattro – Il risveglio” è il primo volume della serie fantasy di Luca Farru (Sperling). Se mi è piaciuto? TANTISSIMO!
TRAMA – Cody, Matt, Rose e Sybil sono quattro ragazzi che vivono in città lontanissime tra loro – rispettivamente a Vancouver, New York, Milano e Singapore – e che conducono esistenze diametralmente opposte. Sennonché, un giorno, tutti loro notano sulla pelle l’apparizione di un marchio insolito e cominciano ad avere strane visioni, oltre a manifestare poteri inspiegabili. Ed è allora che il velo che separa naturale e soprannaturale si squarcia, e i ragazzi scoprono di essere presi di mira dai seguaci di Serafyn, un antico demone che dominava il reame oscuro di Inferium, e che è stato sconfitto in passato dalle forze del bene, di stanza a Nuramen e guidate dalla regina Melania. Tra fughe rocambolesche, addestramenti serrati e scoperte sconvolgenti, i Quattro dovranno lasciare che il loro destino si compia. Riusciranno a impedire il ritorno di Serafyn e a salvare chi amano?
“Quattro – Il risveglio” è scritto proprio bene. Ci tengo ad aprire questo post in questo modo per due motivi. Il primo, perché è vero. Il secondo, perché magari qualcuno potrebbe storcere il naso leggendo che l’autore ha esordito su Wattpad. Be’, lasciate da parte i pregiudizi.
Luca Farru ha scritto un gran bel romanzo, così appassionante che io certe sere ho faticato a posarlo sul comodino; ben strutturato sebbene la trama complessa e complicata avrebbe potuto giocare qualche tiro mancino.
Non era facile seguire quattro personaggi diversi, in quattro differenti città, più due mondi sovrannaturali, uno magico e uno infernale, corredati da schiere di creature, re da fare resuscitare, regine, folletti, streghe, demoni e chi più né ha, più né metta. Non era facile nella stesura della trama né da parte del lettore, ma Luca Farru è riuscito perfettamente nell’impresa, dando a chi legge tutti gli strumenti per farlo nel modo più piacevole.
Certo, all’inizio è comprensibile un po’ di smarrimento, ci sono tante informazioni da assimilare, ma si vanno aggiungendo tasselli capitolo dopo capitolo e, una volta entrati dentro la trama, si fa davvero fatica a staccarsi da quelle pagine.
Le descrizioni sono molto intense e vivide, anche nelle scene più cruente, che non vengono risparmiate ma che sono comunque coerenti alla narrazione. Di certo non possiamo pensare che tra demoni si passi il tempo giocando a carte o a farsi la manicure!
L’autore ha saputo calibrare i capitoli, che sono brevi e per questo più scorrevoli, dosando bene tutti i particolari dei due mondi, Nuramen e Inferium, scaglionando lungo la narrazione vari particolari. Anche Singapore, New York, Milano e Vancouver sono descritte molto bene, così come sono perfettamente delineati tutti i personaggi, dai principali ai secondari, poteri sovrannaturali compresi.
Finito il romanzo ho scritto a Luca Farru su Instagram (per prima cosa chiedendogli quanto mi toccherà aspettare per il secondo volume) e lui (dopo avermi assicurato che non ci vorrà molto) mi ha chiesto qual è il mio personaggio preferito. Mi ero fatta anche io la stessa domanda e rispondere non è facile perché mi sono piaciuti tutti (tranne i cattivoni, manco a dirlo).
Forse, se ne dovessi scegliere uno soltanto, direi David. Che non fa parte dei Quattro dormienti, lo so, ma credetemi questo ragazzone ci darà grandi soddisfazioni. E poi, quanto sono belli lui e Cody? Inutile dirvi che faccio anche un gran tifo per Kevin, speriamo bene. Anche perché mi sa che Luca Farru ha in serbo per noi diversi colpi di scena e non so fino a che punto ci farà penare…
Come vi dicevo, “Quattro – Il risveglio” è un gran bel libro. Si percepisce che Luca Farru prima di tutto sia un grande lettore e, in quanto tale, che sappia quanto si possa essere esigenti quando si ha un romanzo tra le mani. Di qualunque genere sia, per me onestamente non ci sono distinzioni. La cosa più importante è avere una storia da raccontare e qui c’è. Eccome.
Luca Farru ha saputo mettersi perfettamente dall’altra parte, lasciando la giusta dose di aspettativa, la curiosità di andare avanti nelle serie per scoprire cosa succederà e per trovare risposte ad alcune domande lasciate in sospeso. Ora non ci resta che aspettare.
Non troppo però, giusto?