“Timothy Walton e l’ospedale dei vampiri”: l’importanza dell’amicizia
“Timothy Walton e l’ospedale dei vampiri” (ERREKAPPA Edizioni) di Manuela Bassetti è un delizioso libro per bambini che narra l’avventura fantastica di un gruppo di piccoli vampiri che imparerà quanto l’amicizia sia un dono prezioso.
Manuela Bassetti, rivolgendosi ai suoi lettori prima dell’inizio del libro, scrive: “Chi l’ha detto che anche le paure più grandi non possano essere sconfitte?”.
Al di là delle paure più classiche, del buio, dell’ignoto, dei mostri sotto il letto o dentro l’armadio, una delle più grandi paure, con la quale si fa continuamente i conti, è quella di rimanere da soli.
Si può declinare in paura dell’abbandono, ad esempio, ma anche nel terrore di non essere accettati all’interno di un gruppo o di una comunità.
Quando il piccolo Timothy arriva al Vampire Great Hospital per curare la sua anemia è molto spaventato. Lui non è particolarmente coraggioso, ammettiamolo, ma lontano dalla sua famiglia e in un posto sconosciuto, le sue paure lo rendono ancora più fifone.
Quando incontra gli altri giovani vampiri in cura come lui fa di tutto per non mostrare le sue fragilità e per presentarsi al gruppo diverso da quello che è. Quello che comprenderà, vivendo una straordinaria avventura, è che avere degli amici significa provare a sconfiggere alcune paure, ma soprattutto potersi mostrare per chi si è veramente, senza timore del giudizio degli altri.
Sentirci diversi spesso ci rende titubanti, poco sinceri; questo sentire può portarci a chiuderci a riccio, a non volerci circondare di nessuno. Ciò che dobbiamo imparare a fare, invece, è prenderci cura della nostra unicità e, quindi, di noi stessi, valorizzando le nostre differenze.
Perché sono proprio le differenze ciò che rendono un gruppo di persone una comunità su cui poter contare.
Proprio come fa il piccolo Willy, il figlio del conte di Rottember, ricoverato in ospedale perché ha i denti da umano e non da vampiro. “Io non ho amici e non li avrò mai”, dice, quando ha appena conosciuto il gruppo: i suoi genitori lo hanno sempre tenuto nascosto perché temevano che il suo “problema” gli procurasse solo ulteriori dispiaceri rapportandosi con gli altri vampiri.
Ma dopo che il gruppo avrà fatto davvero di tutto per aiutarlo, Willy sarà un vampiretto molto più sicuro di sé e non solo per i canini appuntiti.
Manuela Bassetti con uno stile ironico e curato nei dettagli, ha raccontato un viaggio straordinario che ha dato la possibilità a un gruppo di vampiri di diventare amici, rimanendo uniti nelle difficoltà e prendendosi cura l’uno dell’altro. Anche a suon di rimproveri se è il caso, vero Sophia?
Ci pensate mai a come sarebbe la nostra vita senza i nostri amici? E a chi saremmo noi senza di loro? Io ci ho pensato spesso durante la lettura di “Timothy Walton e l’ospedale dei vampiri” così come ho riflettuto su quanto sia difficile aprire davvero il proprio cuore.
Ma se c’è una cosa che ho imparato grazie a Timothy è che non ci sono paure che non possono essere affrontate. Quindi grazie piccolo vampiro!
Per saperne di più sul libro e sull’autrice vi lascio le altre tappe del blogtour: