“Jack Bennet e la chiave di tutte le cose” di Fiore Manni: che avventura!
Inizia un nuovo anno e sul blog cominciamo con un libro per ragazzi davvero molto carino: “Jack Bennet e la chiave di tutte le cose” scritto da Fiore Manni (Rizzoli).
TRAMA – Jack Bennet è un bambino di dieci anni come tanti altri, forse solo un pochino più basso e più magro della media. Ogni mattina si alza, si avvolge intorno al collo la lunga sciarpa a righe azzurre che gli ha lasciato suo padre ed esce per le fumose vie di Londra. Come molti ragazzi del suo tempo lavora in fabbrica, perché la mamma è malata, e in famiglia non c’è nessun altro che possa provvedere a loro. Una mattina, sulla strada del lavoro, Jack incontra un curioso personaggio che pare sbucato dal nulla; un uomo del tutto fuori luogo, con il suo elegante completo viola nel bel mezzo della grigia città. Jack lo osserva incuriosito e lo saluta educato, poi lo ascolta con attenzione. E fa bene, perché la più grande delle avventure può cominciare in un giorno qualunque. L’uomo gli consegna una chiave, e con quella Jack inizia a viaggiare per mondi sconosciuti e bislacchi, dove incontra pappagalli tipografi, libri magici per tutte le occasioni, navi pirata, una ragazzina spavalda ma non troppo, un drago che sputa vapore e colleziona tesori. E molto, molto altro. La storia di Jack ci risucchia e non ci molla; ci porta su mari senz’acqua e davanti a misteriose creature, facendoci palpitare, emozionare, e ridere anche, fino alla fine.
Ho iniziato il 2020 con un’incredibile voglia di magia e di avventure straordinarie e in “Jack Bennet e la chiave di tutte le cose” ho trovato tutto quello di cui avevo bisogno. E anche qualcosina in più.
Jack è un ragazzino adorabile. È gentile, è sempre disponibile, nonostante finora la vita gli abbia fatto assaggiare solo mancanze e privazioni. È lui l’uomo di casa da quando il padre è morto, lasciandogli una lunga sciarpa a righe da cui non si separa mai.
Lo incontriamo nel momento in cui anche la sua mamma sta poco bene e tocca a lui provvedere al loro sostentamento, iniziando a lavorare in fabbrica. Ma Jack non sembra scoraggiarsi e affronta ogni giorno grato anche per quel poco che riesce a ottenere.
Una mattina, però, tutto cambia. Jack incontra un tipo strano, vestino in modo molto originale, che si presenta come Il Padre Di Tutte Le Cose e gli consegna una chiave molto importante: La Chiave Di Tutte Le Cose.
Questa chiave apre ogni tipo di serratura e consente di viaggiare in mondi diversi dal proprio. Cosa vi immaginereste pensando a un’avventura fantastica con una bella dose di magia?
Pirati? Ci sono. Animali parlanti? Presenti. Mostri da sconfiggere? Ce n’è uno e pure bello capriccioso. Libri capaci di soddisfare ogni tipo di esigenza? Ne troverete pile su pile!
Jack ci porterà in tre mondi diversi in cui succederà ogni tutto e sarà davvero molto divertente. Oltre che parecchio pericoloso, soprattutto verso il finale!
Quando Jack tornerà a casa sarà pieno di domande. Alcune troveranno risposta, per altre invece pare non esserci ancora. Un nuovo mistero sta prendendo forma e sembra davvero difficile da capire chi si cela dietro strani eventi. (Per saperlo bisognerà continuare la saga con “Jack Bennet e il viaggiatore dai mille volti“).
Il romanzo all’inizio ha la tipica struttura del filone narrativo inglese, un po’ alla Dickens per intenderci, ma vira quasi subito verso una svolta fantastica. Di “Jack Bennet e la chiave di tutte le cose” mi è piaciuto moltissimo lo stile di Fiore Manni, perfetto per i ragazzi (e non solo) e la sua cura nella scelta delle parole. Ho apprezzato tantisismo un momento in cui si gioca sui sinonimi, l’ho trovato davvero stimolante.
E poi, senza dubbio, la fantasia dell’autrice che ha creato mondi e situazioni originali – di questi tempi, con il proliferare di romanzi di questo genere non è per niente facile – giocando sulle paure ma anche sui desideri di tutti, bambini e non.
Non potevo iniziare l’anno meglio di così! Adesso mi toccherà scoprire cosa succederà a Jack nel prossimo libro!