“Qualunque sia il tuo nome” di Laura Baldo: le mie motivazioni da “giurata”
L’estate scorsa ho avuto l’onore e l’onere di far parte della giuria della seconda edizione del concorso eLove Talent promosso da Harmony e Kobo Writing Life. Munita di Kobo, ho letto tantissime storie, lontane sia per ambientazioni che per sviluppo della trama.
Ma, sarò sincera, una soltanto mi ha colpita più delle altre sin dalle prime pagine. Mi ha lettaralmente rapita, portandomi in un altro luogo e in un altro tempo, facendomi vivere emozioni forti e coinvolgendomi fino all’ultima pagina: “Qualunque sia il tuo nome” di Laura Baldo.
TRAMA – Polonia, 1941/1948. Anna, scortata da una guardia, sta percorrendo un corridoio del quartier generale della Gestapo a Varsavia e sente una voce, che le provoca un tumulto di emozioni dolorose e laceranti. La voce appartiene a un ufficiale in divisa da SS, dall’aria arrogante e dagli occhi di ghiaccio che sembrano non riconoscerla. Lei però di lui non può dimenticarsi. Lo ha soccorso tre anni prima quando, ferito, è comparso nel fienile della fattoria di famiglia a Poznan. Tra loro era scoccata una scintilla, ma dopo che lui è partito Anna ha scoperto che le aveva mentito sulla propria identità, forse addirittura sul nome. E un dubbio ancora più grande la perseguita da allora: è davvero lui l’autore della soffiata che ha cambiato il corso della sua vita, spingendola a unirsi alla Resistenza per cercare vendetta?
Sono tanti, a mio parare, i punti di forza di “Qualunque sia il tuo nome“, il romanzo vincitore della seconda edizione del concorso eLove Talent, primo fra tutti lo stile di Laura Baldo. Emozionante, diretto, mai banale, mi ha fatto entrare nel vivo della storia sin da subito. L’autrice ha senza dubbio un talento per la scrittura e spero che a questo romanzo ne seguano degli altri.
Altro punto forte è l’ambientazione: ci sono tanti romanzi storici e la differenza a mio avviso sta nel capire quanto studio e quanta documentazione ci siano a monte del processo creativo. Laura Baldo è un’appassionata di storia e si evince non solo dall’accuratezza di date, luoghi e dalla correttezza di informazioni sul conflitto mondiale, ma anche da ogni dettaglio che ha inserito nella narrazione. Dettagli che rendono possibile un ulteriore coinvolgimento da parte del lettore che quasi percepisce l’odore del fumo e il rumore di un raid aereo, oltre a sentire sulla propria pelle le emozioni dei protagonisti.
Secondo ogni logica io e te non dovremmo affatto avere a che fare l’uno con l’altra.
Anna e Werner rappresentano un classico della narrativa di genere, ovvero un amore impossibile. In “Qualunque sia il tuo nome” saranno tante le volte in cui si dovranno separare, diversi i momenti di scontro, molti i passaggi in cui si confronteranno.
Un altro elemento che mi è piaciuto di questo romanzo è il fatto che entrambi sono due caratteri forti, sanno difendere le loro ragioni ma anche porsi dei dubbi, delle domande su ciò che è giusto o sbagliato, indipendentemente da ciò che gli altri pensino. Mi sono piaciuti molto i passaggi in cui parlano di ciò che fanno e di chi siano al di là di una nazionalità o di una divisa.
I loro dialoghi sono molto emozionanti e soprattutto naturali: Laura Baldo fa agire i suoi personaggi in modo coerente con la realtà che vivono, senza forzare la mano in scene impossibili (come spesso accade) che tolgono gusto all’intera storia.
Toccante il finale con un richiamo al titolo che, ovviamente, non vi anticipo!
“Qualunque sia il tuo nome” è una bellissima storia che vi farà vivere emozioni intense. Agli amanti del genere dico che è una lettura da non perdere!
Il romanzo sarà disponibile da domani, 16 dicembre, sulla piattaorma Kobo, dove rimarrà in esclusiva per i prossimi tre mesi.