“Signoramia” di Elena Dallorso e Francesco Nicchiarelli: carino e originale
Di solito faccio fatica a leggere i romanzi epistolari, quindi mi sono un po’ irrigidita quando ho capito che “Signoramia” di Elena Dallorso e Francesco Nicchiarelli (Feltrinelli) è un continuo scambio di email o di messaggi su WhatsApp. Eppure, è stato così piacevole e scorrevole che mi sono dovuta ricredere!
TRAMA – Inizia tutto con uno scambio di ricette. È così che Francesca, bibliotecaria milanese, conosce Fabio, ingegnere romano. Solo che il blog è quasi del tutto femminile, per cui Fabio non ci ha pensato nemmeno un secondo e, semplicemente, si è finto una donna facendo entrare in scena Maria. Doveva essere solo un gioco, il desiderio innocente di avere accesso a un circolo di persone che condividono la stessa passione per i fornelli, ma tra i due piano piano si sviluppa un’intesa. Di mail in mail, dai consigli di cucina passano a raccontarsi le loro vite: Francesca è sposata, con una famiglia caotica da gestire e una vita fin troppo pianificata; Fabio/Maria è più sregolato, single, reduce dall’ennesimo fallimento sentimentale. Diversissimi sulla carta, hanno invece un’istintiva affinità nell’approccio ai fornelli e alla vita. All’impiattamento preferiscono la sostanza e, come parola chiave, la “semplicità”: ingredienti genuini e tanta cura, in cucina come nei rapporti affettivi. Protetti dalle loro tastiere e da 632 chilometri di distanza, costruiscono un’amicizia complice e giocosa, sempre più stretta. Superano perfino un incontro a Roma in cui Fabio convince un’amica a prendere il suo posto pur di coprire la sua bugia, finché la verità emerge. Faranno pace? Si innamoreranno o resteranno amici?
Non so se Elena Dallorso e Francesco Nicchiarelli mi abbiano conquistato di più con la loro scrittura o con le loro ricette. Una cosa è certa: mamma mia, che fame! Specie all’inizio, quando è tutto un trionfo dei primi piatti della cucina tradizionale romana, vi giuro che avevo l’acquolina in bocca!
Come avrete letto nella trama del libro, tutto comincia con uno scambio di ricette. Solo che Fabio, sentendosi un po’ a disagio a commentare all’interno di un blog di cucina a quasi esclusivo appannaggio di utenti donne, decide di diventare Maria per poter convidere con altre persone il suo amore per la cucina.
Ed è così che inizia a scriversi con Francesca. Complice la distanza, lei sta a Milano e lui a Roma, e la facilità con cui tendiamo ad aprirci con degli estranei, (ancora meglio se tramite e-mail), i due iniziano a conoscersi e ad affezionarsi l’uno all’altra, scambiandosi non solo ricette e trucchi per una riuscita migliore, ma anche delle confidenze.
Considerando la scelta narrativa compiuta dai due autori, mancano del tutto le descrizioni delle ambientazioni, oppure i momenti di pausa di cui il narratore il più delle volte si serve per raccontare meglio un episodio o gli stati d’animo dei personaggi. Eppure, devo dirvi che non ne ho sentito per nulla la mancanza.
Sia perché nelle e-mail che Francesco e Maria/Fabio man mano si scrivono ci sono momenti molto belli di intima condivisione, sia perché, sebbene lo scambio di battute attraverso gli sms sia sempre molto serrato, rendendolo ancora più interessante rispetto a un lungo dialogo, è possibile farsi un’idea ben precisa di ognuno dei personaggi, delle loro caratteristiche e dei loro modi di fare.
Abbiamo l’insopportabile mamma di Francesca, il marito sempre troppo impegnato con il lavoro, l’amica Luz con il suo italiano sui generis. Gianni, l’amico playboy di Fabio, e Guendalina, rude ma capace di grande generosità.
Nel corso della narrazione non mancano le e-mail di lavoro e così riusciamo a conoscere i due protagonisti anche attraverso questo aspetto. Ci ho riflettuto e penso che oggi sarebbe davvero possibile descrivere ognuno di noi attraverso gli scambi virtuali che intratteniamo quotidianamente. Certo, forse alcune chat sarebbe meglio che rimanessero private…
Ad ogni modo, per Francesca e Fabio arriva il punto di rottura quando i due si conoscono per caso, e lei scopre l’inganno di lui. Deciderà di perdonarlo? Come cambierà a quel punto il loro rapporto?
C’è molta spontaneità in tutti i loro scambi ed è molto bella la schiettezza con cui si parlano nelle ultime pagine del libro. La preoccupazione, la tenerezza, la voglia di non perdersi. E poi, chissà cosa gli riserverà il futuro…
“Signoramia“, un intercalare che si usa anche in Sicilia, è un libro molto carino, perfetto per passare delle ore in piacevole compagnia. Originale e scritto bene, non si percepisce nessuna differenza di stile, sebbene sia stato pensato e realizzato a quattro mani.
Ideale per chi avesse voglia di sperimentare qualcosa di nuovo ai fornelli, ma anche per chi, come me, ha bisogno di partire dalle basi!