“La posta del cuore della señorita Leo” di Ángeles Doñate: un romanzo delizioso
“La posta del cuore della señorita Leo” di Ángeles Doñate (Feltrinelli) è un romanzo davvero delizioso. Scritto bene, piacevole, con un gioco di incastri tra i personaggi perfettamente studiato che fa sorridere ed emozionare il lettore.
TRAMA – Ogni sera, alla stessa ora, l’intero paese si ferma e si mette in ascolto davanti alla radio. Mentre nelle case si diffondono le prime note della sigla musicale, nel piccolo studio di calle Caspe, a Barcellona, cala il silenzio, una luce comincia a lampeggiare e due labbra dipinte di rosso si avvicinano al microfono per augurare la buona notte agli ascoltatori. Sono le labbra di Aurora, la presentatrice di uno dei programmi radiofonici più popolari nella Spagna degli anni settanta: “La posta della señorita Leo”. Quando Aurora inizia la sua collaborazione con la radio, non può certo immaginare quanto quel lavoro le cambierà la vita. Per molte persone la señorita Leo è una vera e propria ancora di salvezza, una confidente, un’amica via etere. Persone come Germán, un rappresentante di biancheria intima che ogni sera ascolta quella voce calda e rassicurante sognando di trovare l’amore; Sole, che non ha il coraggio di affrontare il marito violento; ed Elisa, un’adolescente solitaria e tormentata. Nelle lettere che riceve, Aurora trova sogni, speranze e paure, ma quando scopre che l’emittente censura la maggior parte delle missive perché il programma deve mantenere un tono frivolo e scanzonato, decide di fare di testa propria. Dopo anni di remissiva ubbidienza e anonimato, avrà una missione nella vita: salvare le lettere della gente comune e dare voce alle storie del cuore, che meritano tutte di essere ascoltate.
Comincio questo post con una confidenza: quando ho iniziato ad appassionarmi alla carta stampata, alle riviste e, più in generale, alla scrittura, guardavo sempre con profonda ammirazione quei giornalisti, oppure quei professionisti, che all’interno di un giornale avevano la propria rubrica. In modo particolare, buttavo sempre l’occhio su quelle in cui si rispondeva alle lettere del pubblico, sognando a occhi aperti (per dovere di cronaca, continuo a sognare…).
“La posta del cuore della señorita Leo” nonostante tratti di un altro mezzo di comunicazione, ovvero la radio, mi ha riportato a quei momenti; la scrittura dell’autrice e la bellezza dei suoi personaggi mi hanno reso la lettura ancora più piacevole e coinvolgente.
Nel libro Aurora si ritrova, un po’ casualmente, a diventare la nuova presentatrice di uno dei programmi radiofonici più popolari nella Spagna degli anni Settanta: “La posta della señorita Leo”. Sono anni di profondi cambiamenti, in cui euforia e paura del futuro si mescolano, e quel programma è un balsamo che cura solitudini e sofferenze.
Sono in tanti ad ascoltarlo. Elisa, un’adolescente con un dolore enorme nel cuore, che scriverà al programma una lettera straziante; il quarantenne Germán, un rappresentante di biancheria intima molto romantico e sicuro di sé che si innamora della voce calda e rassicurante di Aurora; Sole, mamma di quattro figli e moglie di un marito violento.
Il passaggio che più mi ha emozionato è stato quello della lettera di Sole e della scelta coraggiosa di Aurora di leggerla durante una delle puntate, nonostante il tono del programma dovesse, per motivi commerciali, mantenersi leggero, se non addirittura frivolo. Alla señorita Leo, Sole scrive: “Mi domando se è tutto qui. Mi guardo allo specchio e mi chiedo: ti sta bene così? Non aspiri a niente di più?”. Bellissime le pagine che seguono sulle considerazioni di Aurora:
“Era tutto qui” diceva la lettera. E, nella sua cucina, con il caffè che saliva brontolando, quella frase era risuonata più e più volte, rimbalzando contro le pareti. Che l’avevano rivolta di nuovo a lei: “È tutto qui, Aurora”? […] Era tutto lì? Preparare la colazione solo per sé? Prendere l’autobus da casa alla radio e dalla radio a casa? Dare voce alla parole di altri mentre le sue restavano nel silenzio?
Ma “La posta del cuore della señorita Leo” è un inno alla vita e all’amore. Come dicevo prima, in un gioco di incastri che in più di un’occasione mi ha fatto sorridere, l’autrice racconterà le vicende dei suoi personaggi, regalando a ognuno delle nuove pagine da scrivere con rinnovata speranza nel prossimo e di fiducia nel futuro.
Leggeremo del primo amore di Elisa e Toño che insieme diventeranno adulti; di come Sole troverà il coraggio guardando il figlio più grande intenzionato a prendere la vita di petto; di come Germán rivedrà le sue priorità e di come Aurora ricomincerà a fidarsi degli uomini, dopo tristi vicende familiari e sentimentali.
Dolce, rassicurante, “La posta del cuore della señorita Leo” è un romanzo che non suscita emozioni forti, ma riesce comunque a essere una lettura coinvolgente e piacevole.