“La sorella” di Louise Jensen: un libro che non riuscirete a smettere di leggere
Un esordio davvero niente male quello di Louise Jensen con “La sorella” (Sperling), un thriller ben costruito, una trama non banale, una scrittura semplice ma allo stesso tempo coinvolgente. Un romanzo, insomma, dal quale riesce davvero difficile staccarsi.
TRAMA – Le ultime parole di Charlie continuano a perseguitare la sua migliore amica Grace, che non è più la stessa da quando lei è morta. Grace è una giovane maestra che vive tranquilla con Dan, conosciuto ai tempi del liceo. È una ragazza piena di sensi di colpa, perché si è sempre sentita responsabile della scomparsa delle persone che ha amato, persino di quella della sua migliore amica Charlie. Loro due avevano un legame speciale fin da ragazzine, quando avevano nascosto insieme la misteriosa memory box di Charlie. Ora quella scatola piena di segreti è l’unico oggetto rimasto a Grace come ricordo. Al suo interno, ha trovato la lista dei desideri dell’amica: il primo sarebbe stato ritrovare il padre che non aveva mai conosciuto. Per lealtà verso quella che per lei è stata una sorella, Grace decide dunque di indagare e ben presto si imbatte in un’altra donna, Anna, che sostiene di essere la vera sorella di Charlie. Sarebbe bellissimo ritrovare una famiglia, ma il suo arrivo è accompagnato da segnali inquietanti. Gli oggetti scompaiono. Arrivano telefonate silenziose nel cuore della notte. Messaggi minacciosi. Persino Dan si comporta in modo strano. E Grace è sicura che qualcuno la segua. È tutto nella sua mente o succede davvero? Per darsi una risposta, Grace inizia un agghiacciante viaggio nel proprio passato. E in quello della ragazza che credeva di conoscere come se stessa.
Parlare di un romanzo del genere è molto difficile perché si rischia di svelare troppo della trama. Fondamentalmente è un thriller che ruota intorno alle relazioni umane. Grace, con i suoi sensi di colpa, le sue fragilità, le sue paure, fa da perno centrale e intorno a lei gravitano una serie di personaggi, i quali non sono mai come sembrano.
Ci sono due considerazioni che fa Grace, che racchiudono il senso di tutto: “Si può mai dire di conoscere veramente una persona, di conoscerla davvero fino in fondo?”; e ancora: “Siamo esseri sfaccettati, che condividono certe cose e ne nascondono altre, hanno pregi e difetti, dicono verità e bugie”. Grace se ne renderà conto nel momento in cui non saprà più di chi fidarsi, a chi dare ascolto, e dopo aver capito di aver riposto la sua fiducia nelle mani sbagliate, rischiando di perdere ogni cosa.
Il romanzo si muove su due piani, Adesso e Allora, raccontando la storia di Grace adolescente e poi adulta. Ogni capitolo si chiude con una domanda, la smania di risposte cresce pagina dopo pagina e l’autrice è stata molto brava nella costruzione della storia, nel centellinare gli indizi, in un crescendo che porta al finale.
Un finale dove troviamo un chiaro riferimento a Stephen King, che la stessa autrice menziona, ma tutto sommato non mi è dispiaciuto. Del resto, chi decide di cimentarsi in questo genere sarà di certo un lettore appassionato del Re e attingere alla sua fonte è quasi irresistibile. Forse avrei calcato di più, mi sarei aspettata una tensione maggiore, un insistere sulla scena più importante e risolutiva che invece è scivolata via, quasi senza che me ne accorgessi. Diciamo che con Stephen King la paura ti entra dentro, qui ne ho avvertito solo l’odore. Però, per essere un esordio, devo dire che l’autrice se l’è cavata molto bene.
I personaggi sono ben delineati, le atmosfere descritte con attenzione per i particolari e la tensione arriva a ondate. Grace ne subirà parecchie, e i traumi di adesso si sommeranno a quelli di allora. Il suo senso di colpa aumenterà e lei finirà in un vortice di bugie, capace di destabilizzare chiunque. Ma, come spesso succede in romanzi del genere, la sua nemesi risulta forse più interessante di lei come personaggio. Non dico altro, tranquilli!
Insomma, in un’estate di thriller deludenti, “La sorella” mi ha ricordato perché amo questo genere di libri e quanta attenzione ci vuole per scriverne uno come si deve. Un’autrice da tenere d’occhio per il futuro.