“L’ultima notte al mondo” di Bianca Marconero: quante volte ci si può innamorare della stessa persona?
“L’ultima notte al mondo” di Bianca Marconero (Newton Compton) è il vostro prossimo libro. Ma no prossimo come a dire: “Ah, sì quando vado in libreria lo compro”, prossimo nel senso che se siete a casa potete subito acquistarlo online e se siete in giro entrate in una libreria e compratelo. Se ancora non c’è (la data di arrivo ufficiale è il 29 giugno) ordinatelo. Io lo dico per voi, mica per me. Non potete perdervi per nessun motivo la storia d’amore di Marco e Marianna. Sono belli loro, è travagliata la loro storia, ci sono un sacco di personaggi da prendere a sberle, altri che dici “ah, però, ma veramente?”, è romantico, ironico, emozionante, scritto molto bene e appena l’avrete in mano non vorrete più mollarlo. No, dico, ma state ancora perdendo tempo?
TRAMA – Marco Bertani ha ventitré anni, alle spalle un’adolescenza tutt’altro che semplice e davanti a sé un futuro nel quale potrà contare solo su se stesso. Un giorno inaspettatamente si imbatte in Marianna Visconti, ex compagna del liceo e amore non corrisposto della sua vita. I loro mondi non potrebbero essere più lontani: Marianna, dopo aver studiato negli Stati Uniti, sta facendo pratica legale presso il prestigioso studio di un amico di famiglia, mentre Marco sbarca il lunario lavorando come operatore per una rete televisiva locale. Quando però le viene prospettata l’occasione di condurre un programma ideato proprio da lui, Marianna decide di accettare la sfida, convinta che così potrà dimostrare a Luca, il fidanzato con cui è in crisi, di cosa è capace: lei e Marco si troveranno quindi a lavorare gomito a gomito e scopriranno di non essere poi così diversi come credevano… E non finisce qui: tra le pagine del prequel, Ed ero contentissimo, in coda a questo volume, scoprirete un Marco adolescente sui banchi di scuola, un protagonista al quale non potrete non affezionarvi.
Ammetto immediatamente il mio debole per Marco. Lui è “reale”: non è un miliardario superdotato, non è un super giocatore di non so quale sport, e sì ha avuto un’infanzia difficile ma non fa sesso strano per placare i suoi demoni in cerca di una crocerrosina pronta a scattare in suo soccorso. Non ho nulla in contrario con tutti questi personaggi, molti di loro li ho amati e mi hanno emozionata, ma ogni tanto fa davvero bene leggere di un ragazzo che potrebbe essere stato il suo compagno di classe; “normale”, nell’accezione più bella del termine, con dei sogni, le sue disillusioni, il suo cuore aggrovigliato.
Che si incasina ancora di più quando rivede Marianna, ex compagna di classe, fidanzata del suo amico, la “principessa” con la quale non ha mai davvero capito come relazionarsi.
Non riesco a credere di averla rivista. C’è troppo passato, dietro a una sola persona. Troppo di me stesso. Che potrei dire di lei, a chi non c’era? Come potrei spiegare la mia non-storia del liceo con la ragazza di un altro? Io per primo non ho mai capito da dove venisse tutto quello che sentivo nei suoi confronti. Ho fatto un sacco di cazzate per Marianna Visconti, ho passato un mezzo inferno. Speravo che cinque anni bastassero per dimenticare. E invece no.
E invece no. Marco e Marianna non potrebbero essere più distanti. Lui è cresciuto con una madre tossica, a sette anni i servizi sociali lo hanno affidato al padre che aveva sempre lottato per la custodia e che da poco è morto. Adesso si ritrova solo, a vivere in un capannone, con un cane che non è suo e un lavoro massacrante che non gli piace ma che potrebbe essere l’inizio di qualcosa. Il padre di Marianna, invece, è ambasciatore e lei fino a 14 anni ha viaggiato in giro per il mondo. Adesso vive in una specie di reggia circondata da maggiordomi e donne di servizio, sua madre è una donna algida tutta apparenza, una laurea in legge con una specializzazione conseguita in America, un fidanzato perfetto, ma solo sulla carta, un praticantato più pensante del previsto.
Eppure, Marco e Marianna funzionano. Il programma che fanno insieme sarà un successo, e inizieranno a frequentarsi molto più di quanto potessero immaginare. Marco non riesce a capacitarsi ogni volta che Marianna, l’amore della sua vita, gli si avvicina o si aggrappa a lui sulla vespa, e lei comincia a chiedersi perché ha voglia di mandargli continuamente sms.
Ma i loro due mondi continuano a sembrare distanti. Lui ha amici chiassosi, multietnici e divertenti, lei amiche sempre in tiro, feste esclusive e formali. Marco capisce che non può durare, Marianna sa che non vuole perderlo. Il problema è che i due, mannaggia a loro, hanno qualche difficoltà a comunicare come si deve e personaggi davvero odiosi ci mettono lo zampino per far andare male le cose tra loro.
Per fortuna c’è anche qualcuno disposto a mettersi in gioco: il padre di Marianna ha conquistato un posto nel mio cuore, ma non posso dirvi perché, ovviamente. Il libro ve lo dovete leggere, quante volte ancora me lo dovete fare ripetere?
Non voglio dirvi di più sulla trama perché si susseguono un sacco di cose e sono tutte da scoprire. Il finale è bellissimo anche se avrei voluto leggere ancora e ancora e sapere molti più particolari. “L’ultima notte al mondo” entra di diritto tra i miei romance preferiti. Lo consiglio a tutti coloro, che come me, amano in modo particolare le storie d’amore, quelle autentiche, quelle che fanno accelerare i battiti del cuore, e che alla fine ti lasciano con il sorriso sulle labbra. Ancora non l’avete comprato? Ah, ma allora siete di coccio…