“Suite 703” di L. F. Koraline: un secondo volume che vi lascierà senza fiato
Sapevo già che sarebbe andata a finire così. Sapevo già che terminato il libro avrei avuto le smanie dato che non so quanto dovremo aspettare prima di leggere la fine della storia di Eden e Damon iniziata in “703 ragioni per dire sì“.
Provo quindi a parlarvi di “Suite 703″ di L. F. Koraline (Newton Compton) senza troppi spoiler. Non inserisco la trama del libro perché quella che è stata diffusa onestamente non mi convince molto (ma quelli che le scrivono li leggono i romanzi prima?).
Vi dico che in questo secondo volume della serie l’autrice ha saputo incollarmi alle pagine. Di solito, i capitoli centrali delle trilogie tendono a essere un po’ deludenti, spesso ci si pente di aver continuato a leggere e quando si finiscono alcune serie si ha la certezza che dei libri potevano tranquillamente non essere scritti, né pubblicati. Sebbene in “Suite 703” ci siano diverse ripetizioni, e scene che sembrano ritornare, Koraline è molto brava nel far crescere la curiosità del lettore. Anche io, come Eden, voglio sapere di più sul passato di Damon.
“Tu sei mia. Ricordatelo, ragazzina”.
Ho appena disegnato un sorriso sulle mie labbra. Perché sono così stupida? Mi odio da sola.
“Io non sono tua. Sei disposto a raccontarmi tutto?”.
Mr. Blake, ovviamente, non è mai disposto. Eppure qua e là, getta qualche indizio, prova ad aprire uno spiraglio ma il più delle volte quello che dice non fa che confondere la sempre più innamorata Eden. Lui prova a dirle che quando saprà tutta la verità non vorrà più saperne di stare insieme, lei tenta di illudere se stessa che non sarà così (“Lo desidero più di ogni altra cosa e non c’è bugia, inganno, segreto e mistero che possano cambiare i miei sentimenti per lui”; “Sono disposta a essere la sua donna, la sua amante, la sua schiava. Tutto, pur di non dover rinunciare a lui”), ma possiamo ben immaginare che invece sarà un tentativo vano.
L’autrice ha costruito un lato oscuro del suo personaggio maschile davvero perverso e spietato, il sesso estremo sembra una cosa da niente quando inizia la descrizione delle camere che servono per la “mietitura” e di quello che succede lì dentro… Come è normale che sia, Eden ne rimarrà sconvolta. Ma il suo amore è talmente forte che si spingerà oltre. Fin dentro l’abisso. Come riuscirà a risalire? Come farà a dimenticare quello che ha visto, o ciò che ha subìto?
Eppure stare lontana da Damon le è impossibile. Così come non sapere in che modo sono legati, cosa ha fatto inaridire il cuore dell’uomo che ama, come è diventato così potente e cosa c’entra suo padre.
Mr. Blake non riesce (e non vuole) rispondere a tutte le sue domande, gran parte del suo passato rimane nascosto (uffa, non posso scrivere molto perché rischio di rovinarvi la lettura!), entrano in gioco nuovi personaggi, alcuni dei quali verranno svelati del tutto, altri invece rimarranno ancora poco chiari, in un crescendo di tensione e di equilibri sempre più fragili. Diciamo pure che in questo erotico non manca un po’ di quella tensione tipica del thriller e un pericolo è ancora in agguato nell’ombra, sotto forma di rose rosse e bigliettini sempre con la stessa frase… Chi è che le manda?
L’amore di Eden, la determinazione a stare insieme a Damon e a proteggerlo è molto bello e struggente.
“Oh, piccola Eden, che mi stai facendo?”.
“Ti sto amando”.
È così intenso che si farà strada nel cuore di Mr. 703, il quale non riuscirà più a capire cosa desidera, cosa fare di se stesso, come essere di nuovo l’uomo che era prima di incontrare Eden. Ma da quando la osservava da lontano? E perché proprio lei? Cosa è successo quando lui era piccolo? Troppe sono le domande ancora senza una risposta.
E, come se non bastasse, il finale vi farà dire, ad alta voce, mentre ancora avete il libro aperto sull’ultima pagina: “Non può essere vero…”.
Un libro fantastico e intrigante.