“703 ragioni per dire sì” di L. F. Koraline: fatevi ammaliare da Mr. Blake
(Recensione e foto di Azzurra Sichera)
“703 ragioni per dire sì” di L. F. Koraline (Newton Compton) è esattamente quello che ti aspetti. L’autrice però è stata brava a mantenere un minimo di curiosità anche se il colpo di scena finale è facilmente intuibile (per la precisione l’ho capito a pag. 89!).
LA TRAMA – Eden Gari ha 25 anni e la sua vita sembra essere perfetta fino a quando tutto il mondo le crolla addosso. Le muore il padre, e l’azienda di famiglia viene comprata da un americano senza scrupoli e ricco in modo esagerato che ha intenzione di licenziare tutti e 703 i dipendenti.
Quando Eden fa irruzione nel suo ufficio per dirgliene quattro di persona per il suo atteggiamento menefreghista e arrogante, non è per nulla pronta per quello che si trova davanti: due occhi viola magnetici, un fisico statuario, un “semi-dio” come lo continua a chiamare, dalla bellezza che quasi fa male. Nonostante voglia odiarlo con tutto il cuore finirà per rimanerne stregata e turbata. E cadrà nella sua tela di lussuria e piacere, provando quello che non poteva nemmeno pensare di poter sentire e vivere.
“Quale sarebbe la scelta che dovrei fare?”, biascico con l’unico sibilo di voce che riesco a emettere. Si avvicina ancora di più. Le sue labbra ora toccano il mio collo, proprio alla base dell’orecchio, con una mano mi afferra alla nuca e arrotola una ciocca di capelli fra le dita. Poi un debole, meraviglioso, impalpabile sussurro.
“La sua scelta sono io”.
Damon Blake, in perfetto stile Christian Grey (che la stessa autrice cita in più di una occasione), ha le sue manie, le sue ossessioni, le sue convinzioni, le sue perversioni, il suo passato oscuro che gli ha causato profonde cicatrici.
“La vita mi ha insegnato tante cose, mia cara, ma la più importante è che i legami provocano dolore. Non c’è cosa al mondo che ti farà più male, che ti darà più preoccupazione e più sofferenze di un legame, di qualunque natura sia. La gioia di un legame è troppo breve, viene sostituita quasi subito da preoccupazioni, angosce e sofferenze. Quando riuscirò a liberarmi anche dell’ultimo sentimento che mi rimane sarò finalmente un uomo libero”. La convinzione con cui mi parla si confonde con la tristezza che sprigionano i suoi occhi e mi commuove.
Damon però è molto bravo a sfuggire alle continue domande di Eden che spera, con il suo amore, di poter sanare alcune ferite. Quello che sappiamo di lui quindi è molto poco, bisognerà aspettare il prossimo libro per capire cos’è che lo distingue da Mr. Grey, cos’è questo “oltre” che lui cita spesso quando parla dell’oscurità della sua anima, cosa sono le cose che potrebbero fare decidere a Eden di scappare, nonostante sia follemente innamorata.
Dato che è la stessa autrice a farlo, il paragone con “Cinquanta sfumature” è immediato. Premettendo che il libro della James non mi è piaciuto, per fortuna “703 ragioni per dire sì” è un po’ meno ripetitivo (non potevo più sopportare di leggere ancora una battuta sulle labbra mordicchiate di Anastasia). Il rischio poteva essere quello ma ad esempio le scene di sesso sono abbastanza variegate e con ambientazioni diverse, quindi non si tende a trovarle monotone come spesso può succedere in romanzi di questo tipo.
Eden in più ha un carattere decisamente diverso e l’ho apprezzata molto per come tiene testa a Damon, nonostante anche lei vive un tentennamento continuo dovuto a questi sentimenti così forti e inaspettati che le hanno sconvolto la vita.
Non ci resta che aspettare per sapere se Mr. Blake sarà disposto a farsi sconvolgere allo stesso modo e a provare a essere felice e innamorato (ovviamente sì, vero? mica potete togliere il lieto fine a noi inguaribili romantiche!!).
Pingback:Tutte le recensioni del 2016 e il bilancio dei primi mesi del blog! – Silenzio, sto leggendo!