“Gli effetti speciali dell’amore” di Angela Iezzi: adesso ho bisogno di cioccolata!
(Recensione e foto di Azzurra Sichera)
Premetto che non so cucinare praticamente nulla ma una delle cose che mi riesce meglio nella vita è mangiare. E “Gli effetti speciali dell’amore” di Angela Iezzi (Newton Compton) mi ha messo una gran fame! Ci vorrebbe proprio una mega fetta di torta al cioccolato! Meglio non pensarci troppo…
Ecco la trama:
Ashley Morgan ha ventiquattro anni, una grande passione per i libri e una laurea in economia, che ha conseguito al solo scopo di compiacere il padre, proprietario di una famosa azienda dolciaria, di cui è certa di prendere il posto. E invece, del tutto inaspettatamente, il padre decide di affidare la guida della società a Jaime Standley, che lavora al suo fianco da molti anni e ne è diventato il braccio destro. Di fronte a quel gesto Ashley chiude i rapporti con lui. Passano gli anni, durante i quali padre e figlia perdono quasi ogni contatto, fino a quando il signor Morgan muore, lasciandole una cospicua eredità. Alla lettura del testamento un’altra sorpresa attende Ashley: a lei andranno il conto in banca, la casa di famiglia e una quota di minoranza della società, a Jaime la maggioranza delle azioni e il compito di gestire e amministrare la Morgan&Hall. Ma solo a una condizione: che per un anno i due beneficiari lavorino insieme e risiedano sotto lo stesso tetto. Ashley si sente ingannata e truffata: Jaime è un impostore e lei gliela farà pagare. Ma la convivenza forzata qualche volta può rivelarsi assolutamente imprevedibile…
Il libro, vincitore del concorso “Ilmioesordio” dell’anno scorso (per quello di quest’anno c’è tempo per partecipare ancora fino al 31 agosto) è carino, leggero e piacevole.
Ashley ripete un po’ troppo di odiare il povero Jaime che con buona dose di pazienza e di galanteria, mixate con i suoi piatti deliziosi e i suoi cioccolatini irresistibili, piano piano farà breccia nel suo cuore. Diciamo pure che il personaggio di Ashley non ne esce proprio benissimo, inutile lamentarsi dell’appellativo di “ragazzina viziata” perché in certi momenti le calza a pennello, e questo suo doversi ostinare a negare persino l’evidenza la rende talmente ridicola da sembrare comica (la scena del divano è una di queste).
Sarà che ho trovato Jamie incredibilmente dolce e paziente (io già avrei fatto le valigie dopo nemmeno due giorni di convivenza) ma anche in questo caso mi è mancato sentire la sua voce, leggere i suoi pensieri. Comincio sempre di più ad apprezzare i romanzi rosa in cui entrambi i personaggi raccontano la storia e ho scoperto in rete che non sono l’unica!
Ad ogni modo, complimenti ad Angela Iezzi per questo suo esordio: è un’ottima base da cui partire!
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